Condominio di via Pisa a Treviso: filmati e multati sette ecovandali

Da versare a Contarina 7 mila euro per anni di rifiuti ammassati nel piazzale sotto il palazzo. I trasgressori ripresi dalle telecamere
Le telecamere di videosorveglianza hanno immortalato un ecovandalo
Le telecamere di videosorveglianza hanno immortalato un ecovandalo

TREVISO. Beccati. E non proprio con le mani nella marmellata, ma nell’immondizia. Contarina li ha immortalati mentre scaricavano abusivamente sacchi e sacchi di rifiuti in quella che è stata definita la discarica abusiva di via Pisa. Gli occhi elettronici ne hanno filmati sette di condòmini allergici alla raccolta differenziata. Per loro sono già scattate le multe: 150 euro a testa, tanto per cominciare. Infatti in ballo ci sono altri settemila euro, il conto per quelle 14 tonnellate di rifiuti che Contarina ha dovuto raccogliere in due anni di non-differenziata al grattacielo di via Pisa. Bidoncini? «No, grazie», avevano risposto gli inquilini del palazzone.

Via Pisa, 14 tonnellate di rifiuti abbandonati sotto il grattacielo
Rifiuti in via Pisa

Detto, fatto: immediata la nascita della montagna di rifiuti abusivi. Un buco nero per la città riciclona, terreno fertile per la polemica politica. Il degrado era stato più volte denunciato, anche in video, dal consigliere comunale Davide Acampora di Fratelli d'Italia. A presentare il conto la stessa Contarina che aveva chiesto 6.900 euro per le pulizie straordinarie, ma fino ad oggi si è vista pagare solo 727 euro. I numeri sono stati ufficializzati dalla diffida formale partita in piena estate dal Comune di Treviso all'indirizzo di tutti gli inquilini del grattacielo, in primo luogo al suo amministratore Alvise Cervesato, l'ultimo arrivato a gestire la patata bollente del grande condominio già salito agli onori delle cronache per il suo profondo rosso di bilancio. Ca' Sugana ha deciso di non tollerare altri immobilismi. Sotto accusa soprattutto l'amministratore di condominio, cui il Comune contesta «un comportamento inerte per aver permesso l'abbandono di rifiuti».

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