Via Pisa, 14 tonnellate di rifiuti abbandonati sotto il grattacielo

Contarina ha presentato il conto di un anno di pulizie extra. Il Comune pronto a denunciare residenti e amministratore
Rifiuti in via Pisa
Rifiuti in via Pisa

TREVISO. Alla faccia di tutti i cittadini civili ligi alle scadenze e ai doveri della nuova raccolta rifiuti, c’è stato chi per un anno intero se ne è fregato di bidoncini, calendari e chiaramente bollette gettando sacchi su sacchi d’immondizia nell’area verde sotto il grattacielo di via Pisa dove già si affollavano i piccoli contenitori dei rifiuti abbandonati lì dagli stessi condòmini poco propensi a fare su e giù per 20 piani con i contenitori in mano.

La discarica. Sotto la “Tower House” è nata una discarica a cielo aperto, uno dei peggiori buchi neri della città, che ha costretto Contarina ad intervenire in via straordinaria la bellezza di 51 volte per ripulire l’immondizia pirata di cui nessuno si assumeva la responsabilità (e il conto). Incredibile l’ammontare dei rifiuti raccolti dall’8 luglio 2015 al 17 luglio di quest’anno, data dell’ultimo intervento fatto per eliminare sacchi e altri oggetti lasciati ai piedi del grattacielo di via Pisa: 14 tonnellate. Un degrado più volte denunciato, anche in video, dal consigliere comunale Davide Acampora di Fratelli d’Italia.

Il conto salato. A presentare il conto la stessa Contarina che ha chiesto 6.900 euro per le pulizie straordinarie ma fino ad oggi si è viste pagare solo 727 euro. I numeri sono stati ufficializzati dalla diffida formale partita ieri dal Comune di Treviso all’indirizzo di tutti gli inquilini del grattacielo, in primo luogo al suo amministratore Alvise Cervesato, l’ultimo arrivato a gestire la patata bollente del grande condominio già salito agli onori delle cronache per il suo profondo rosso di bilancio. Ca’ Sugana ha deciso di non tollerare altri immobilismi. Sotto accusa soprattutto l’amministratore di condominio a cui il Comune contesta «un comportamento inerte per aver permesso l’accesso e l’abbandono di rifiuti in modo incontrollato nelle aree condominiali», ma anche «un comportamento omissivo e negligente» per non aver adottato nessuna cautela volta ad evitare la discarica nonostante già nel marzo scorso dal settore ambiente del comune fosse arrivato l’ordine di disporre sistemi di controlli, recinzioni, illuminazione nell’area ai piedi del palazzo.

Il Comune irremovibile. A causare la mancata risposta dell’amministrazione pare sia stata la difficoltà di reperire i fondi per gli interventi (tra inquilini già morosi, condomini che si rifiutano di pagare, conti già in difficoltà) ma anche la netta contrarietà a farsi carico di una situazione che ricadeva su un’area condominiale, ma di cui «non erano noti i responsabili». Una diatriba annosa già portata alla luce quando ad ammucchiarsi sotto il grattacielo di via Pisa non erano i rifiuti ma – anni fa – auto abbandonate, elettrodomestici e carcasse di biciclette. Stavolta però il Comune non ha intenzione di retrocedere o temporeggiare. Ha dato all’amministrazione di condominio trenta giorni per ripulire, spostare e assicurare l’area condominiale “privata” dove gli inquilini del palazzo saranno chiamati ad esporre e ritirare i propri bidoni, mettere in sicurezza garage interni e altre pertinenze del palazzo dove sono stati segnalati giacigli di senza tetto e altre piccole discariche. Interventi che devono essere fatti e documentati. In caso contrario Ca’ Sugana già minaccia la denuncia.

Caccia ai responsabili. Ma non è finita qui. Perché il Comune vuole inchiodare anche i responsabili della discarica e capire, soprattutto, se sono gli inquilini del palazzo. Per questo ha sollecitato al Comando di polizia locale e a Contarina l’analisi incrociata delle utenze e delle residenze per verificare quante, tra le cento famiglie che abitano il grattacielo, hanno (e pagano) un regolare contratto per l’asporto rifiuti, e se qualcuno, pur avendolo, non ha mai effettuato svuotamenti. Non sarebbe la prima volta. Contarina ha già censito 1.200 utenze fuorilegge.

 

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