Condomini, chieste spese con dodici anni di ritardo

CONEGLIANO. Dopo 12 anni, Conegliano Servizi ha chiesto agli anziani delle case popolari gli arretrati delle spese condominiali. Somme fino a 500 euro a famiglia, per vecchie forniture di servizi (luce, acqua, gas), per gli inquilini del residence “Genziana” di via Maset, che si sono organizzati e hanno inviato una lettera, cortese ma ferma, alla società (in liquidazione) che gestisce gli alloggi di edilizia convenzionata: «Non paghiamo importi che si riferiscono a servizi più vecchi di due anni». È stata davvero una brutta sorpresa, per i condòmini della Genziana, la convocazione di Conegliano Servizi, che il 16 ottobre scorso invitava tutti nella sua sede di via Caronelli per «comunicazioni in merito alla contabilità condominiale per gli anni dal 2002 al 2011».
In un periodo di ristrettezze economiche, con pensioni spesso sotto il limite della sopravvivenza, gli inquilini si sono sentiti dire che dovrebbero contribuire con altre centinaia di euro a spese sostenute molto tempo prima. Sbollita la comprensibile rabbia, i cittadini si sono organizzati, hanno acquisito un parere legale, e hanno ribattuto (via lettera) a Conegliano Servizi con alcune considerazioni di carattere giuridico: «Nell’ambito dei rapporti tra locatore e conduttore – scrivono gli inquilini – laddove tra i due vi sia un accordo affinché quest’ultimo paghi gli oneri condominiali, il locatore ha diritto al rimborso delle spese sostenute per le forniture di servizi (il cui costo sia per contratto a carico del conduttore) entro due anni, perché in materia di locazioni vige la prescrizione biennale per le spese condominiali».
Altro che chiedere gli arretrati del 2002, quando c’era ancora la Lira e il papa si chiamava Giovanni Paolo II: «Resta fermo che, nei confronti del condominio, il soggetto obbligato è il proprietario di casa, mentre l’inquilino resta obbligato solo nei confronti di quest’ultimo. I condòmini, quindi, chiedono siano calcolati i rendiconti 2012 e 2013, i quali per legge sono gli unici che devono essere pagati».
Il gesto di chiedere gli arretrati, oltre che discutibile dal punto di vista legale, è sembrato del tutto inopportuno agli esponenti del Nuovo Centro Destra, il primo gruppo a intervenire pubblicamente a difesa degli anziani: «Chiediamo una revisione dei conteggi delle integrazioni dei pagamenti già effettuati dai condomini, visto che le richieste arrivano fino a 14 anni fa» dichiara l’ingegner Luca Santin, del circolo di Conegliano. «Non ci sembra giusto che le famiglie, già in difficoltà, debbano pagare per errori amministrativi per non aver fatto i conti prima e presentato i resoconti anno per anno come previsto dalla legge. In tutti i casi, una parte degli importi richiesti sono prescritti per legge».
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