«Concorso notai, vi racconto l'esame truccato»

Tra i partecipanti anche una trevigiana di 27 anni: già nota la traccia, è stato uno choc
Sopra un concorso pubblico Saltato invece l’esame di notaio a Roma
Sopra un concorso pubblico Saltato invece l’esame di notaio a Roma
 «All'esame per notaio c'ero anch'io, è stato uno choc. Quando abbiamo scoperto che la traccia era nota, è successo il finimondo. Hanno evidentemente cercato di favorire qualcuno. Ma durante l'esame sono successe anche altre anomalie». A parlare Stefania, neolaureata trevigiana, una dei 3.000 candidati del concorso da notaio tenutosi a Roma, sospeso venerdì per irregolarità.
 «L'esame per diventare notaio è composto di 3 prove spalmate su tre giorni 8 ore ciascuna. Giovedì quando il commissario verso le 12.30 ha iniziato a leggere la traccia, qualche cosa di strano mi è subito balzata all'occhio». A parlare Stefania, ventisettenne neolaureata in legge alla Luiss di Roma, aspirante notaio: «Quella traccia io la conoscevo già: praticamente identica a quella proposta 2 settimane fa alla scuola del Consiglio notarile di Roma, l'Anselmi e trasmessa in videoconferenza anche in altri corsi di preparazione all'esame, a Roma e Milano». Le tracce, spiega Stefania, per legge dovrebbero essere invece originali, ovvero elaborate ex novo dalla Commissione esaminante che si riunisce alle 6.30 il giorno della prova. E invece era praticamente identica a quella dell'Anselmi «Chi stavano cercando di favorire?». E prosegue: «Tra i candidati erano presenti anche alcuni notai che avevano già superato la selezione al bando di due anni fa, ma che attendevano ancora l'assegnazione della sede. Che ci facevano lì? Dovevano aiutare qualcuno durante l'esame? O addirittura farlo al posto di qualcun altro?». Ma è stata soprattutto la traccia a scatenare le reazioni: «Quando al termine della prova abbiamo iniziato a confrontarci, abbiamo scoperto l'anomalia». E il giorno dopo si è scatenato l'inferno: «Avevo capito che c'era qualche cosa che non andava perché la Commissione non arrivava. Quando finalmente ha fatto il suo ingresso la sala si è scatenata: un putiferio che la polizia giudiziaria a stento è riuscita a contenere». I candidati, racconta Stefania, hanno iniziato a gridare «buffoni» e a inveire contro la commissione. «Impossibile leggere la traccia. I commissari rispondevano dandoci degli incivili, la situazione era tesissima. Sono arrivate le 16, un commissario ha iniziato la lettura della traccia, ma gli era impossibile continuare. E l'esame è stato sospeso. A quel punto si sono scatenate scene di panico: c'erano lì persone che provavano l'esame anche per la quarta volta, persone di quarant'anni che piangevano. Candidati arrabbiati che gridavano alla truffa. Per favorire qualcuno viene messo in gioco il futuro di molti». Prova sospesa, la decisione passa ora al ministero della Giustizia «Ma temo che passeranno mesi prima che la prova possa essere ripetuta se non di più - conclude amara Stefania - Per me è la prima volta che tento l'esame: ma c'era gente disperata che vede rimandato ancora una volta il suo futuro».

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