Con i trattori in centro per salutare la scuola

CONEGLIANO. Ha attraversato la città alla guida di un trattore che costa quanto un appartamento. Luca Zaia, studente ("modello" tiene a precisare) della Scuola enologica di Conegliano, è ritornato ai tempi dei suoi studi, partecipando alla festa di fine anno degli studenti dell'istituto Cerletti. Festa che ha visto l'occupazione pacifica del centro di Conegliano, nel pieno della mattinata di ieri, con 79 trattori, grandi e piccoli, che si sono rincorsi, seppur a velocità moderata, suonando il clacson o le trombe; ma c'è stato anche chi si è sporto dalle cabine facendo sentire il rumore delle motoseghe. Bandiere di San Marco, come pure dell'aquila friulana a segnare il radicamento di questa festa. Vigili davanti e vigili dietro. Il sindaco Floriano Zambon, che doveva festeggiare anche lui gli studenti, guarda caso nel 140esimo anniversario di fondazione dell'istituto, è rimasto appiedato, fino a quando è stato tirato a bordo di un trattore.
Molta curiosità fra i passanti in città, ma nessuna protesta per qualche inevitabile rallentamento. E per il governatore del Veneto è stata l'occasione di rilanciare la prospettiva di una scuola riconosciuta dal Governo come la Normale di Pisa, la Normale di Conegliano, dunque. «Questo è un istituto di riferimento internazionale» ha detto Luca Zaia sotto la pioggia battente, mentre gli studenti non finivano di farsi un selfie con lui «ricordiamo che tutte le scuole enologiche del mondo prendono copia dall'esperienza di Conegliano. È la scuola più vecchia al mondo e abbiamo ereditato l'istituto qualche anno fa, quando aveva poco più di 400 allievi, ora supera i 1200 ed è l'unica scuola a livello nazionale che iscrive il ragazzo a 14 anni, questi fa il diploma di laurea breve, quello di specialistica, e può fare anche il ricercatore universitario. Si entra a 14 anni e si esce con una carriera universitaria intera». La teoria dei trattori, esposti davanti alla cantina, è stata presa d'assalto dagli studenti, con le ragazze anche più attive dei maschietti a salire e scendere sulle macchine, che erano praticamente di tutte le fogge. Zaia è stato applaudito e praticamente bloccato dai giovani che gli hanno di fatto impedito di partecipare alla breve cerimonia programmata, per salire sulla macchina più grande, ultimo modello, pilotata da un giovane, con Zaia accanto, pronto a dargli suggerimenti. «Io sono sempre stato vicino ai ragazzi e penso che, non solo quelli di questa scuola siano il nostro futuro e vanno sempre trattati come tali. Qualcuno, invece, tratta i ragazzi come delle realtà che non hanno voce in capitolo. Fosse per me ne avrebbero molta di più» ha commentato Zaia al ritorno del lungo corteo «i giovani sono incredibili, sanno trasmettere entusiasmo, e vedere questi studenti appassionarsi al lavoro della terra è per me, ex allievo, davvero motivo di grande orgoglio. Per questo partecipo volentieri agli eventi cui mi invitano, e stamattina il loro "ultimo giorno di scuola" è stato un po' com'era il mio, qualche anno fa». La sfilata dei trattori si è svolta dopo aver scoperto li nuovo logo dell'Enocoro della Scuola Enologica e aver cantato tutti insieme l'inno goliardico dell'Enologia e poi l'inno di Mameli. Gli studenti dell'Isiss GB Cerletti, su 79 trattori - ad aprire la fila dunque proprio il trattore con il presidente Zaia, come aveva promesso in occasione delle celebrazioni per il 140 anniversario della scuola enologica lo scorso 14 maggio - hanno attraversato le vie del centro di Conegliano per una mattinata di festa, nonostante la pioggia battente.
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