Coltelli e telefoni falsi: tre nei guai

RIESE. Trenta set di coltelli e dieci telefonini, tutti rigorosamente... falsi. Li stavano trasportando tre rumeni fermati a Riese da una pattuglia dei carabinieri impegnata in attività di controllo. I militari hanno fermato un’auto con targa rumena e l'occhio è subito caduto su alcune confezioni di coltelli sistemate sul sedile posteriore. Il grosso del carico, telefonini compresi, era stipato nel portabagagli. Lo scopo dei tre era di metterli in vendita, rifilando patacche al posto di oggetti ricercati e costosi. Le scatole dei coltelli di marca Royalty Line e Kock Line facevano intendere che all'interno vi fossero coltelli in ceramica. E a prima vista sembrava proprio così: ma a un’analisi più attenta si sono rivelati di metallo con una verniciatura che li faceva somigliare a quelli di ceramica. Il tempo di usarli un paio di volte e l'incauto acquirente si sarebbe accorto dell'imbroglio. Tanto per capire quanto avrebbe reso la truffa, il valore reale di quei set di oggetti da taglio era di soli sei euro, mentre se fossero stati davvero in ceramica sarebbero costati oltre cento euro. Tarocchi anche gli smartphone: secondo la confezione sarebbero dovuti essere dei Samsung Galaxy S5, valore commerciale oltre 400 euro. In realtà erano apparecchi che valevano solo 50 euro. Esteriormente nulla lasciava immaginare che si trattasse di un falso. Per capirlo bisognava accenderli e avrebbero rivelato una qualità decisamente inferiore a quelli veri. Se nel caso dei coltelli i carabinieri hanno fatto ricorso a un esperto, per gli smartphone si sono rivolti alla casa produttrice che sulla base dei numeri di serie ha escluso categoricamente che fossero usciti dalle sue fabbriche. Una volta aperti, gli smartphone sono risultati assemblati con parti provenienti da luoghi diversi . Dopo aver raccolto le prove che si trattava di oggetti falsi, i carabinieri di Riese hanno proceduto a denunciare i tre rumeni, G.S. , 26 anni, S.M., 23, e S.I., 43 anni, per concorso in importazione di oggetti falsi e ricettazione.
Davide Nordio
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