Colletta per pagare l’imbalsamatore

VITTORIO VENETO. Una colletta per pagare l’imbalsamazione di Iroso, l’ultimo mulo degli alpini. La promuoverà il sindaco di Vittorio Veneto, Gianantonio Da Re, mentre il soldato a quattro zampe ha ridato segni, ieri, di vitalità. «Si è alimentato da solo con il mangime speciale che ci hanno passato gli alpini del Piemonte – riferisce Antonio De Luca, il proprietario – e, quel che ci ha di più sorpreso è andato a cercarsi il contenitore dell’acqua. Questo probabilmente significa che a tratti da un occhio ci vede ancora». Ma la sorte di Iroso è segnata, il veterinario ha già decretato che non potrà vivere ancora parecchi giorni. Ed ecco, dunque, la proposta del sindaco Da Re. «Iroso è un simbolo, per vent’anni ha tenuto insieme la comunità degli alpini, nelle adunate nazionali dell’Ana è stato applaudito, insieme agli altri muli, più che qualsiasi altro rappresentante dello stato – ricorda Da Re -. E’ giusto, quindi, che venga assecondato il desiderio di De Luca e del reparto Salmerie di imbalsamarlo, sempreché le condizioni lo permettano, e di custodirlo in un luogo pubblico. Rappresenta un pezzo di storia italiana, tra quelli più nobili». L’operazione, però, ha un costo. L’Ana non ha tutte le risorse necessarie per provvedervi. Ed ecco la proposta di Da Re: nessun euro pubblico, ovviamente, ma avrà sicuramente successo una colletta fra privati, sempreché l’Ana l’accetti. Angelo Biz, presidente dell’Ana, ringrazia. Si prende qualche giorno di tempo, però, per decidere. «Accompagneremo il reparto Salmerie a San Candido, la prossima settimana, per partecipare con 4 muli alla mini naja, dimostrando qual era l’aiuto prezioso di questi animali. In quella sede decideremo il da farsi». Ieri Biz è stato tempestato di telefonate, in un senso e nell’altro (contro l’eutanasia). Numerose le chiamate anche a De Luca, da parte anche del sindaco di Vittorio Veneto e di Mariarosa Barazza, sindaco di Cappella Maggiore. «Toni, quello che decidi va bene, perché tu e solo tu hai avuto il coraggio di sottrarre alla macellazione gli ultimi 13 muli del nostro esercito» lo ha rincuorato la sindachessa. Il tassidermista arriverà ad Anzano, dove De Luca ha la stalla, nelle prossime ore, per visitare l’animale e verificare se ci sono i presupposti tecnici per procedere. La pelle di “Iroso”, infatti, non è proprio l’ideale per procedere. Se l’imbalsamatore deciderà che si può fare, la vita del mulo potrebbe avere davvero le ore contate. Altrimenti l’animale sarà accompagnato alla morte senza, però, l’accanimento terapeutico.
Francesco Dal Mas
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