Colle Umberto, gli svizzeri si comprano l'ex Cieffe

Per l’azienda di Colle Umberto la situazione si è sbloccata dopo il fallimento. I sindacati: «Questa cordata può essere la svolta positiva che attendevamo». Affare da 3,2 milioni

COLLE UMBERTO. Gli svizzeri della Cts si comprano l’ex Cieffe di Colle Umberto, azienda con un centinaio di dipendenti reduce da una crisi durata oltre due anni. La società, che produce forni e impianti per il trattamento termico, era andata all’asta dopo il fallimento, ad aprile, dei due rami che la componevano, la Cieffe Forni e la Cieffe Engineering. È di pochi giorni fa, 25 ottobre, il fallimento anche della Cieffe Holding, il “contenitore” delle due realtà, provvedimento deciso dal Tribunale di Treviso e che ha messo fine alla storia ultra trentennale dell’impresa.

Le difficoltà erano iniziate circa due anni fa con i guai dell’ex titolare, arrestato per presunti reati contro il patrimonio. La situazione si è sbloccata con l’offerta da 3,28 milioni di euro pervenuta dagli imprenditori svizzeri, costituiti nella cordata Cieffe Thermal Systems, al Tribunale di Treviso, cifra con cui sarà acquisito sia lo stabilimento di via dell’Industria a Colle Umberto che l’intero “pacchetto” di forza lavoro e produzione.

«Il Tribunale porrà le condizioni per l’acquisto e valuterà l’offerta di Cts, quindi non è ancora detta l’ultima parola, ma la notizia dell’intervento della cordata svizzera è positiva e può essere la svolta che attendavamo», spiega Alessio Lovisotto della Cisl, «Cts stava già lavorando all’interno dello stabilimento grazie a un contratto di affitto stipulato con il fallimento, garantendo in questo modo a cento dipendenti la continuità lavorativa». Dopodomani i sindacati incontreranno i lavoratori per discutere degli scenari che si apriranno dopo questa svolta: «Come sindacato siamo fiduciosi che l’operazione vada in porto, darebbe stabilità a tutti» conclude Lovisotto. L’acquisto si definirà quindi sui 3,25 milioni di euro, di cui 669 mila per l’attività commerciale (comprensiva di licenza, contratti attivi e passivi, compendio mobiliare), 2,16 milioni per il capannone e il compendio immobiliare, 445 mila per l’acquisto dei crediti vantati nei confronti di terzi. La vendita vera e propria si terrà il 29 novembre alle 11 nello studio notarile Baravelli - Bianconi - Talice di Treviso, e l’offerta degli svizzeri è irrevocabile. L’operazione potrebbe essere sospesa dalla curatela fallimentare soltanto se si presentasse, da oggi al 29 novembre, un’offerta migliorativa con uno “sconto” non inferiore al 10 per cento, ipotesi al momento improbabile. Da dicembre la ex Cieffe sarà quindi svizzera a tutti gli effetti e potrà continuare a lavorare, portando avanti l’attività iniziata nel 1984 dai fratelli Arcangelo e Claudio Pessot.



©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Argomenti:economia

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso