Cinque pallottole per Fabio Fioravanzi

Gesto intimidatorio a casa del giornalista televisivo di Antenna Tre, già in passato vittima di minacce
Di Valentina Calzavara
Padova 01 dicembre 2005 G.M. Sala Rossini-PREMIO IMPRESA:il giornalista FABIO FIORAVANZI (CARRAI) Sala Rossini-PREMIO IMPRESA (CARRAI)
Padova 01 dicembre 2005 G.M. Sala Rossini-PREMIO IMPRESA:il giornalista FABIO FIORAVANZI (CARRAI) Sala Rossini-PREMIO IMPRESA (CARRAI)

Trovate cinque cartucce davanti all’abitazione del giornalista Fabio Fioravanzi. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, cinque bossoli di cartucce di piccolo calibro sono state trovate a terra, davanti all’abitazione, di un giornalista televisivo. Vittima del gesto, che ha portato a una segnalazione ai carabinieri, Fabio Fioravanzi, che già in passato era stato oggetto di minacce da parte di ignoti. Il fatto è accaduto nel Padovano.

Non è la prima volta che il giornalista televisivo finisce nel mirino di atti intimidatori. Lo scorso anno è stato anche condannato (quattro mesi) Gerardo Deganutti, 55 anni, finito a processo con le accuse di procurato allarme e minacce aggravate per aver telefonato più volte alla redazione dell’emittente televisiva locale Antenna Tre dichiarando di aver inviato lettere all’antrace. I fatti risalgono a quasi cinque anni fa: Deganutti, secondo le accuse, aveva dichiarato al telefono di aver inviato alcune lettere contenenti antrace ai giornalisti Fabio Fioravanzi, Luigi Gandi e Giovanna Pastega, e aveva annunciato di essere in procinto di inviarne altre. Telefonate che sono proseguite fino a febbraio del 2008 quando, grazie alle indagini, gli agenti erano riusciti a risalire a Deganutti, leader del Pot, “Prima organizzazione triestina”, associazione clandestina che ha messo a segno incendi, aggressioni e intimidazioni tramite lettere. Le indagini erano partite dopo che nel luglio del 2007 una busta contenente polvere bianca era stata recapitata nella redazione di Antenna Tre a San Biagio di Callalta, destinatario Fabio Fioravanzi. Il giornalista era da poco arrivato in redazione per condurre la «Voce del mattino». La busta indirizzata a Fioravanzi era stata aperta e la polvere era furiuscita facendo scattare le procedure di emergenza salvo poi scoprire, grazie alle successive analisi, che era solo gesso. Lo stesso Deganutti era stato assolto per un’altra vicenda simile: aveva affermato che avrebbe inviato delle pallottole se il giornalista Fabio Fioravanzi «non si fosse dato una calmata». Altra vicenda: Antonio Pian, padre dell’ex compagna di Fioravanzi, era stato condannato a sei mesi per aver rigato l’auto del giornalista a Treviso.

Sull’episodio di ieri non si conoscono ancora dettagli ulteriori, ma pare che al momento il gesto non sia stato rivendicato. «Non posso attribuire la pallottole a nessuno», ha scritto Fioravanzi sul suo profilo Facebook.

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