Cinese dimenticato in obitorio

A quattro mesi dall’incidente nessuno reclama la salma

PREGANZIOL. Da quasi quattro mesi in obitorio, “dimenticato” dai familiari che dopo il riconoscimento della salma non si sono più fatti trovare. Dal 23 febbraio il corpo di Yulin Yao, operaio cinese residente a Mestre morto in un incidente stradale sul Terraglio a Preganziol, è in deposito nel frigorifero dell’obitorio di Treviso. Inutili i solleciti inviati dalla direzione generale del Ca’ Foncello di Treviso alla famiglia, che ora non si fa più trovare, tanto che nelle “ricerche” a breve verranno coinvolte anche le forze dell’ordine.

In caso di salme lasciate in obitorio e non reclamate da nessuno, l’autorità giudiziaria, trascorso un periodo che va dai due ai tre mesi (anche se, va detto, non c’è una normativa in materia), può procedere d’ufficio, con spese della sepoltura a carico del comune dove è avvenuto il decesso. Ma in questo caso i parenti ci sono. O meglio ci sarebbero, visto che hanno proceduto al riconoscimento e poi sono spariti.

Nelle scorse settimane sembrava che la svolta fosse prossima: un avvocato aveva contattato una ditta di onoranze funebri per capire come procedere, dicendo di parlare a nome della moglie del defunto. Nelle intenzioni la salma doveva essere cremata e a seguire la consorte sarebbe passata a ritirare l’urna con le ceneri. Ma a questa manifestazione di intenzioni non c’era stato alcun seguito. (ru.b.)

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