Chirurgia della mano Benazzi: «Vittorio ne sarà la capitale»

VITTORIO VENETO. Nessuna intenzione di togliere dignità all'ospedale di Vittorio Veneto. Ma, anzi, la volontà di valorizzarlo ulteriormente nella specialistica. Lo ribadisce ancora una volta Francesco Benazzi, direttore generale dell'Ulss, rispondendo a perplessità e timori di quella parte della città che nel 2013 raccolse 16 mila firme per blindare il nosocomio di Costa. In relazione a quanto illustrato nel corso della conferenza stampa di presentazione delle nuove attività che partiranno nell'ambito dell'Unità Operativa di Ortopedia del Distretto di Pieve di Soligo dell'Ulss 2, il Direttore Benazzi, ribadisce che «è nostra intenzione potenziare l'ospedale di Vittorio Veneto, prova ne sia che il nosocomio di Costa diventerà punto di riferimento, non solo per la Sinistra Piave ma per l'intero ambito provinciale, per la chirurgia della mano». Con l'attivazione del nuovo ambulatorio dedicato alla chirurgia della mano, che partirà assieme a un secondo ambulatorio che si occuperà della chirurgia mininvasiva del piede contiamo - prosegue Benazzi - da un lato di fornire ai nostri assistiti una sanità ancor più d'eccellenza e, al contempo, di arginare l'attuale fuga di pazienti verso il Friuli. L'attivazione dei due nuovi ambulatori a valenza territoriale non saranno - anticipa Benazzi - le uniche novità che, nel prossimo futuro, interesseranno l'ospedale di Vittorio Veneto, «Ospedale su cui - prosegue il Direttore - ci stiamo muovendo seguendo una precisa logica: caratterizzare e potenziare il suo ruolo nell'ambito della specialistica. Avere due ospedali "fotocopia" a dieci chilometri di distanza oggi come oggi non ha più alcun senso, né dal punto di vista clinico né da quello economico, e lo sanno benissimo gli assistiti che, per farsi curare scelgono ormai sistematicamente non un ospedale tout court ma il reparto in grado di fornire le cure migliori per le singole problematiche». «Bene, anzi benissimo. Ma sarà il caso che sul futuro dell'ospedale di Vittorio Veneto si tenga un consiglio comunale. Ovviamente con la partecipazione di Benazzi» è la proposta di Marco Dus, capogruppo PD in consiglio comunale, condivisa anche da Adriana Costantini, dirigente di Sinistra italiana, che sta preparando un'uscita pubblica sull'argomento. «Abbiamo letto della nuova programmazione tra Conegliano e Vittorio Veneto da parte della nuova dirigenza Ullss - spiega Dus -. Ci sono novità importanti ma sentiamo parlare di profondi tagli, nei prossimi mesi, alle aziende del Veneto. E allora, come la mettiamo?». Vittorio Veneto non si mette di traverso alla nuova strategia Ullss. Vuol capire. «Vogliamo comprendere se l'ospedale di Costa, pur unificandosi a Conegliano resterà un presidio per acuti, oppure - insiste Costantini - se sarà declassato a poliambulatorio».
Costantini rilegge il dossier alla base della raccolta delle 16 mila firme del 2013. «Alcuni passaggi del tempo restano di stretta attualità - fa osservare -. La concentrazione delle emergenze-urgenze a Conegliano, si diceva, aggravata dalla riduzione di posti letto, provocherebbe sovraffollamento, allungamento delle attese per visite/esami/interventi e trasferimento di pazienti anche gravi in altre strutture, magari lontane o private. E' ciò che in qualche caso è già capitato, con pazienti di Vittorio destinati a Conegliano e costretti a rientrare».
Francesco Dal Mas
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