Chiesa ortodossa, cantiere pronto

A Montaner sarà realizzato anche il convento, progetto da mezzo milione di euro
SARMEDE. Il 2018 sarà l’anno della costruzione di chiesa e monastero ortodosso a Montaner. Lo ha detto domenica sua eminenza il metropolita d’Italia e Malta Gennadios in occasione dei solenni vesperi per santa Barbara, protettrice del Monastero. La solenne celebrazione è avvenuta nella chiesa cattolica di Santa Cecilia, messa a disposizione dalla Diocesi di Vittorio Veneto dopo l'incendio che ha distrutto quattro anni fa la chiesa ortodossa di Borgo Gava. «Quest’anno abbiamo lavorato per studiare come debba essere ricostruita la chiesa», spiega l’archimandrita Athenagoras Fasiolo. Il primo progetto è stato predisposto dall'architetto e sindaco di Sarmede, Larry Pizzol, assieme a un ingegnere civile greco. Un progetto molto impegnativo sia dal punto di vista economico che degli spazi. Il piano di lavoro è stato quindi presentato al patriarcato ecumenico a Costantinopoli. «Siamo andati in agosto a presentarlo al patriarca Bartolomeo», conferma l’archimandrita. «Secondo il Patriarca era troppo impegnativo anche dal punto di vista economico, per questo si è puntato su un progetto più contenuto». Mentre la prima bozza prevedeva una chiesa molto grande e locali per ospitalità, la seconda (stesso team di professionisti) ridimensiona la chiesa, puntando poi solo sulla presenza monastica. In sostanza, oltre alla chiesa, un monastero per una decina di posti, dove accogliere le monache e qualche ospite. Per comitive importanti la ricettività sarà a cura del territorio. L’investimento previsto non arriva ai 500 mila euro. Il progetto deve essere approvato dal Patriarcato, dall’Arcidiocesi d’Italia e dal Comune di Sarmede. Il via libera è previsto per il prossimo gennaio e i lavori partiranno subito dopo. Non si ferma comunque la campagna di raccolta fondi “10 euro per un mattone”, lanciata all'indomani del devastante incendio per finanziare il nuovo edificio di culto. «Appena approvato il progetto definitivo», dice Fasiolo, «lo suddivideremo in lotti su cui puntare la raccolta». Finora nelle casse sono entrati circa 120 mila euro. «Conto per la prossima festa di santa Barbara avere la struttura al grezzo», conclude l’archimandrita.
(f.g.)


Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso