Chiede l’elemosina in città scatta il primo foglio di via

La destinataria è una rumena di 37 anni trovata dai vigili urbani a San Francesco Era già stata multata 28 volte, se torna a Treviso rischia una condanna di sei mesi
Di Federico Cipolla
AGOSTINI TREVISO MENDICANTI
AGOSTINI TREVISO MENDICANTI

È stato notificato ieri il primo foglio di via per accattonaggio. La destinataria è una donna rumena di 37 anni, G.M., già nota alle forze dell’ordine. A scoprirla alcuni agenti della polizia locale in borghese, in piazza San Francesco. Immediatamente la questura di Treviso ha fatto dunque scattare il foglio di allontanamento, che impedirà alla donna di rientrare nel territorio comunale per i prossimi tre anni. Inoltre entro sette giorni la 37enne dovrà presentarsi al Consolato d’Italia in Romania per un riconoscimento.

G.M. dal 2012 ad oggi era già stata sanzionata ben 28 volte per aver chiesto l’elemosina, e ovviamente non aveva mai pagato le sanzioni. A suo carico inoltre risultano precedenti per reati contro il patrimonio e la fede pubblica. Da una ventina di giorni però era sparita dalla città, forse proprio a causa del giro di vite impartito dall’amministrazione in tema di accattonaggio. Ma ieri appena vi ha fatto ritorno è stata scoperta. Arrivata probabilmente da Mestre, dove vive con alcuni connazionali, chiedeva l’elemosina vicino a San Francesco. La zona abituale di “lavoro”.

È bastato indentificarla un’altra volta per far sì che la questura potesse notificarle il foglio di via. La 37enne infatti aveva tutte le caratteristiche per ricadere nei “canoni” indicati nella nuova ordinanza in vigore a Treviso, Venezia e Padova per il provvedimento di allontanamento dal Comune: è senza fissa dimora, senza lavoro e senza una rete parentale. Nel caso nei prossimi tre anni tornasse all’interno del territorio comunale, sarebbe sottoposta all’arresto da uno a sei mesi.

Ca’ Sugana dunque fa sul serio con l’ordinanza anti accattoni. Oggi ci sarà un nuovo tavolo operativo, che riunirà i comandanti delle polizie locali di sette Comuni capoluogo. Non solo la Pa-Tre-Ve, dunque. Oltre a Vicenza, la cui adesione era già nota, il vertice interesserà anche i comandi dei vigili di Rovigo, Verona e Udine. In pratica, verranno coinvolte tutte le province venete, con l’eccezione di Belluno, che non è toccato dal problema. A balzare all’occhio è l’inserimento della “tosiana” Verona, ma anche il superamento dei confini regionali: l’incontro è stato esteso alla friulana Udine, evidentemente anche per il collegamento ferroviario che la lega a Treviso e Venezia.

Si punta a un protocollo unico, battendo la strada dei fogli di via e della banca dati condivisa. Il racket delle elemosine riguarda, per la gran parte, stranieri comunitari provenienti da Romania, Bulgaria e Slovacchia, tutti maggiorenni. Un fenomeno dilagante, tanto che Treviso, da gennaio a oggi, ne ha censiti 30 elevando già 100 multe.

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