Cessalto, rubano i bancomat e svuotano i conti ai turisti

CESSALTO. Un uomo di Cessalto, già noto alle forze dell'ordine, è finito nei guai per una brutta vicenda legata al furto, avvenuto nella località veneziana di Bibione, di alcune carte di credito...
Spinea (Venezia): Ritiro euro Ca.Ri.Ve. 02/02/2001 © Light Image studio Baschieri
Spinea (Venezia): Ritiro euro Ca.Ri.Ve. 02/02/2001 © Light Image studio Baschieri

CESSALTO. Un uomo di Cessalto, già noto alle forze dell'ordine, è finito nei guai per una brutta vicenda legata al furto, avvenuto nella località veneziana di Bibione, di alcune carte di credito attraverso le quali sono stati compiuti prelievi forzosi. L'inchiesta è durata ben 4 mesi. In questi giorni la polizia locale di San Michele-Bibione, insieme ai carabinieri di Lignano, ha dato esecuzione a due distinti mandati di perquisizione, uno emesso dalla procura di Pordenone ed un altro da quella di Udine, a carico di M. L. 37 anni di Cessalto; e P.D., 45 anni di Borgoricco. Durante le due perquisizioni sono stati rinvenuti importanti elementi a carico dei due denunciati, tra cui vestiti rubati del valore di 12mila euro (vi erano applicate a distanza di mesi le placche antitaccheggio, vuol dire che quei vestiti non dovevano essere smerciati). L’indagine è partita da Bibione la scorsa estate: ad agosto un cittadino svizzero si era visto rubare nella località balneare alcuni bancomat, utilizzati nelle ore successive per un paio di prelievi fatti a Bibione e andati a buon fine (erano stati sottratti circa mille euro), ed altri tentativi a Villach in Austria nella stessa sera del furto, andati però a vuoto in quanto il proprietario aveva denunciato nel frattempo il furto e bloccato i bancomat. Il nucleo investigativo della polizia locale di Bibione, a seguito della denuncia dello svizzero, incrociando i dati sulle auto in transito a Bibione e quelle entrate ed uscite dall’autostrada, ha stretto il cerchio intorno ai due soggetti, già noti alle forze dell’ordine e pregiudicati per reati contro il patrimonio, raccogliendo importanti prove anche fotografiche, grazie alle telecamere installate presso i bancomat utilizzati per i prelievi fraudolenti a Bibione, Lignano e in Austria.

Rosario Padovano

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