Centro Risorse, il Pd con Zanoni L’ad Carraro scrive ai candidati

MOTTA DI LIVENZA. Non si placano le polemiche sorte in seguito alla serata informativa organizzata dal Partito Democratico sull’inquinamento ambientale e che ha toccato anche il Centro Risorse,...
MOTTA DI LIVENZA CENTRO RISORSE FOTOCRONACA castelfranco festa casa riposo motta di livenza aziende smaltimento rifiuti
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MOTTA DI LIVENZA. Non si placano le polemiche sorte in seguito alla serata informativa organizzata dal Partito Democratico sull’inquinamento ambientale e che ha toccato anche il Centro Risorse, ditta che tratta rifiuti a Motta sud. L’ex eurodeputato Andrea Zanoni aveva letto una nota dell’Arpav Vicenza che affermava che rifiuti contaminati da Cesio nel 2007 erano partiti dalle acciaierie Beltrame di Vicenza per Motta di Livenza. Il giorno dopo, Centro Risorse ha annunciato querela contro Zanoni. «Dopo le rivelazioni shock», attacca Francesco Marchese, vicesegretario del Pd locale, «di Andrea Zanoni dobbiamo subito far sapere ai cittadini la verità. Zanoni ha solo sollecitato cittadini e istituzioni a vigilare e chiedere chiarimenti. L'amministratore delegato di Centro Risorse Giuseppe Carraro, presente alla serata, non solo non ha mostrato alcuno scandalo e non ha protestato, ma si è espresso in tono conciliante e ha dato assicurazioni sulla serietà del lavoro fatto dal centro e sulla qualità del personale, garantendo che si sarebbe informato della questione specifica di cui pareva non essere al corrente. Vorremmo inoltre risposte anche dall’amministrazione comunale». Completamente diversa la lettura dei fatti del Centro Risorse che ieri ha inviato una lettera ai i candidati alla presidenza della Regione. «In una pubblica assemblea si è voluto infangare il buon nome di questa azienda, strumentalizzando dati e conclusioni scientifiche infondate, per gettare nella paura l’intera popolazione di un territorio», scrive nella lettera l’ad Carraro, «Venite a trovarci. Per poi testimoniare di quanto avrete visto. Studiate le nostre carte, per poi smentire i vostri eventuali servi sciocchi e inaffidabili. Immaginiamo che lo stiano facendo per motivi elettorali. Non ci stiamo». (c.st.)

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