«Centro islamico, dov’è l’autorizzazione?»

VITTORIO VENETO. «Dove sono le autorizzazioni per il nuovo centro islamico di San Giacomo di Veglia? C’è stato o no un cambio di destinazione d’uso?». Dibattito infuocato giovedì al Comitato di...
Ferrazza Vittorio Veneto cantiere per moschea
Ferrazza Vittorio Veneto cantiere per moschea

VITTORIO VENETO. «Dove sono le autorizzazioni per il nuovo centro islamico di San Giacomo di Veglia? C’è stato o no un cambio di destinazione d’uso?». Dibattito infuocato giovedì al Comitato di quartiere del Centro, attorno al centro “culturale” promosso dall’Associazione islamica Misericordia. «Riteniamo sia un problema cittadino e non solo del quartiere di San Giacomo» osserva il presidente del Centro, Giovanni Braido. «È legittimo sapere se il centro che sta per aprire abbia chiesto autorizzazioni e cambio di destinazione d’uso e se siano stati fatti accertamenti di carattere urbanistico, sanitario, viario». Quesiti già posti all'amministrazione comunale alcuni mesi fa, ma dai piani alti del municipio non era arrivata alcuna risposta. I lavori stanno per essere conclusi, il cantiere è aperto anche nei weekend. Ma i dubbi riguardano l’iter amministrativo, visto che il centro sorge nella ex sede di autotrasporti Bellot di via Mattei, a ridosso della rotatoria che conduce alla zona industriale. «L'area Bellot, acquistata dall’Associazione Misericordia, aveva una destinazione diversa da centro culturale», ha ricordato l'altro giorno Gianantonio Da Re, segretario nazionale Liga Veneta-Lega Nord ed ex sindaco della città, «in quanto era sede di una ditta di autotrasporti. Se c'è stato un cambio di destinazione d'uso, significa che c'è stata una scelta ponderata di questa amministrazione».

Nella riunione del Quartiere del Centro è stata anche presentata la rendicontazione di un anno di attività. «Abbiamo presentato 34 richieste all’amministrazione comunale», riporta Braido, «ma abbiamo ricevuto solo una risposta dall’assessore Giuseppe Costa in merito alla vicenda dell’ex Carnielli. Per quanto riguarda le altre 33, non è arrivato alcun riscontro». Il Quartiere si è riunito circa una volta al mese a partire dal gennaio del 2017. «Lanceremo a breve un Movimento sulla bomba ecologica della ex Carnielli», ha concluso Braido, «un modo per sensibilizzare i cittadini attorno a questa emergenza ambientale».

Francesca Gallo

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