Centro di Medicina fa shopping con Vicenza tocca i 100 milioni

Inglobato il gruppo Cmr. Papes: «Cresciamo per resistere all’assalto dei fondi» Via al risiko delle sedi, nuovi poliambulatori a Vittorio e restyling a Mestre

conegliano. Il Centro di Medicina di Conegliano, una delle maggiori realtà della sanità privata in Veneto, ha acquisito, con un’operazione da 15,5 milioni di euro, la vicentina Cmr, Centro Medico Riabilitativo con sede a Valdagno, Schio, Trissino e Bassano del Grappa. In 37 anni di storia della società trevigiana, guidata oggi da Vincenzo Papes, è l’operazione di maggiore rilevanza. L’acquisizione proietta il Centro di Medicina nel gotha dei “centenari”: nel 2018 supererà i cento milioni di euro di fatturato, con un trend di crescita del network del 14 per cento ogni anno.

l’operazione

Salgono così a 33 le sedi del gruppo coneglianese (30 in Veneto, una a Pordenone, due a Ferrara), per un totale di 600 dipendenti e oltre 1.300 specialisti. Il Gruppo Cmr esiste da vent’anni e fattura 12 milioni di euro l’anno. Vanta una storica presenza poliambulatoriale e in ambito riabilitativo, con una specificità nell’ambito della diagnostica per immagini e del laboratorio analisi. Con questa e le recenti acquisizioni il Centro di Medicina acquisisce una “massa critica” in grado di fare da barriera anche all’assalto dei fondi stranieri, sempre più frequente nella sanità privata. La proprietà del gruppo trevigiano resta, quindi, nelle mani di Vincenzo Papes, che ribadisce la volontà di investire ancora nel gruppo. «Quella di Vicenza è stata una delle operazioni finanziarie più importanti della nostra storia, dopo quella per l’acquisizione ed il rilancio della Casa di cura Villa Maria di Padova, che ha richiesto un piano di investimenti da 25 milioni di euro» commenta Papes, «in oltre 35 anni di attività abbiamo acquisito competenze e professionalità per costruire quella filiera della salute che dalla clinica alla diagnostica, dalla chirurgia alla riabilitazione, ci permette di dare risposte complete e coerenti ai pazienti». Più grandi, quindi, per resistere all’assalto dei fondi: «Ne è un esempio il percorso dedicato e pensato per il paziente ortopedico, che vede al centro la Casa di cura Villa Maria di Padova, accreditata per la chirurgia ed il ricovero, e collegati tutti i nostri poliambulatori e centri di riabilitazione. Questa organizzazione a rete ha richiesto importanti investimenti e una crescita per acquisizioni che si è rivelata alla prova dei fatti l’unica strada possibile per rispondere all'assalto subito negli ultimi anni dalla sanità veneta da parte dei fondi di investimento stranieri».

le sedi

I prossimi saranno mesi caldi anche sul fronte degli investimenti per il restyling delle sedi. Entro il 2020 partiranno i lavori per la nuova sede di Mestre, che accorperà le tre strutture attualmente esistenti in un unico presidio. Raddoppierà (con partenza dei lavori sempre nel 2020) anche la Casa di cura Villa Maria di Padova, dotata di sale operatorie e strumentazioni all’avanguardia. Già partiti, invece, i lavori a Vittorio Veneto per il trasloco dei poliambulatori in via del Cansiglio, che saranno ricollocati nei pressi dell’ospedale. Complessivamente, gli ambulatori del Centro di Medicina effettuano annualmente più di 700 mila visite specialistiche, cui si aggiungono la medicina del lavoro, che copre oltre 50 mila dipendenti pubblici e privati, e la medicina dello sport, che coinvolge 30 mila atleti veneti agonisti o meno. —

Andrea De Polo

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