Ceneda continua a svuotarsi chiude il panificio Michielin

VITTORIO VENETO
Chiude il panificio Michielin di via Cosmo a Ceneda. È un altro colpo al commercio del quartiere che si sta pian piano svuotando. Le serrande del panificio saranno abbassate il 30 settembre, in contemporanea con la cartoleria Duomo. Gli interessi dei titolari dello storico panificio sono ormai rivolti altrove, si trasferiranno a Treviso. «Abbiamo fatto questa scelta», spiega la titolare Lucrezia Bottan, che gestisce l’esercizio con Simone Michielin, «per una serie di motivazioni, teniamo solo il laboratorio e non la vendita al dettaglio. Abbiamo scelto Treviso soprattutto per un problema logistico, abbiamo diversi clienti che gravitano da quella zona, ma anche da Mogliano, Venezia e addirittura da Padova». Nel far pendere la decisione verso la chiusura anche i problemi di Ceneda. «Non lo nego, il quartiere si sta svuotando», riflette Bottan, «nella nostra realtà, nonostante le difficoltà che ci sono state, il lavoro comunque non è mai mancato. Però la viabilità non ha di certo aiutato: la chiusura di via Lioni per un anno, la viabilità modificata, la difficoltà dei parcheggi». I titolari del panificio hanno avviato trattative per una nuova gestione. Ancora, tuttavia, nulla si è affacciato di concreto all’orizzonte. I Michielin erano presenti a Ceneda da tre generazioni. Questa ennesima chiusura, ancora senza alternative, aumenta la preoccupazione dei residenti. Il 30 settembre chiuderà anche la cartoleria Duomo, che si trova di fronte al panificio. Tra giugno e luglio in via Cosmo hanno abbassato le serrande l’ osteria da Rico, il negozio di elettricità Faraon e la fioreria Primavera, senza che siano subentrate altre gestioni. Tra molte ombre anche qualche luce. Il 25 settembre aprirà, con una nuova gestione, la formaggeria in piazza Giovanni Paolo I, dopo che il titolare aveva lasciato per andare in pensione. Intanto i commercianti di via Da Ponte chiedono il ripristino del senso di marcia ascendente, dal centro verso Ceneda. Una lettera è stata inviata in municipio. —
FRANCESCA GALLO
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