C’è una cordata di imprenditori per il Calcio Montebelluna

Palumbo, presidente del Palio, designato a guidarla con l’avvocato Zamprogno Unico scoglio: il prezzo di acquisto: «Pronti a pagarla un euro simbolico»
Soccer players kicking the ball simultaneously
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MONTEBELLUNA. C’è una cordata di investitori pronta a rilevare il Calcio Montebelluna 1919. Per la cifra simbolica di 1 euro. Ma pronta a investire 200mila o 300mila euro nella società. Sono già stati individuati il presidente, nella persona di Nicola Palumbo – presidente dell’Ente Palio che ha lavorato in passato anche per la Juventus – e il responsabile del settore sportivo, che diventerebbe Andrea Zamprogno, avvocato con tesserino di agente Fifa che farà da consulente.

Non è l’unica proposta sul tappeto: c’è anche chi sta lavorando per una fusione tra le due società di calcio montebellunesi. E che starebbe dandosi da fare per portare il titolo del Calcio Montebelluna al Treviso facendo della società montebellunese una succursale del Treviso.

Tutto dipende ora da cosa deciderà Cristina Nobrutti, la vedova di Marzio Brombal, diventata proprietaria della società di calcio. Il Calcio Montebelluna 1919 è infatti sul mercato dopo la scomparsa improvvisa del suo presidente. A creare una cordata di investitori ha provveduto lo studio montebellunese Partes, tramite il commercialista Massimo Tesser. Ci sono una banca, una azienda che gestisce dei bar in ospedali e aeroporti, alcuni sponsor che aveva già prima il Calcio Montebelluna.

Lo scoglio però è sul fronte finanziario: la cordata vorrebbe pagare l’acquisizione della società la cifra simbolica di 1 euro e investire tra i 200mila e i 300mila euro nella società; l’attuale proprietà vorrebbe invece cedere il Calcio Montebelluna appunto per una cifra più o meno di tale entità, dai 200mila euro in su. La cordata prima vuole anche fare una analisi dettagliata dei conti del Calcio Montebelluna e in base ai risultati andare avanti o recedere dalla proposta. Ad oggi un accordo non c’è ancora, ma questi due scogli vanno sciolti in tempi rapidissimi perché il tempo stringe ed entro il mese va fatta l’iscrizione altrimenti il Calcio Montebelluna 1919 non potrà disputare il prossimo campionato. Lo stesso vale anche per la cordata che vorrebbe la fusione tra il Calcio Montebelluna e il Calcio San Gaetano. «Il Calcio Montebelluna 1919 è una società sana ma non redditizia», spiega Nicola Palumbo, futuro presidente se verrà trovato l’accordo con l’attuale proprietà. «È una società che ha richiesto spese per 200mila o 300mila euro l’anno a seconda delle annate. Era Marzio Brombal a mettere questi soldi da presidente appassionato e mecenate. La cordata di investitori che mi ha individuato come presidente, se viene raggiunto l’accordo, intende mettere una somma di tale entità per iscrivere la squadra, far partire la stagione sportiva, allestire la prima squadra e tutto lo staff tecnico anziché impiegarla per acquisire la società, proprio perché è una società che non ha valore economico, ma richiede ogni anno di ripianare i conti. Quindi propone di acquisire il Calcio Montebelluna 1919, di cui ricorre quest’anno il centenario, per la alla cifra simbolica di 1 euro. L’altro vincolo è subordinato all’analisi dei conti e dello stato patrimoniale che faremo in tempi rapidissimi».

Tale cordata ha già incontrato la dirigenza del Calcio Montebelluna e ora si attende la risposta di Cristina Nobrutti. Si sa che vuole cedere la società di calcio, ma finora ha fatto capire che non intende farlo per una cifra solo simbolica. Solo che la cordata di investitori organizzata dallo studio Partes ha messo come condizione vincolante proprio la corresponsione della cifra simbolica di 1 euro. —

Enzo Favero

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