Cattedre, una lotteria ci sarà l’esodo dal Sud

Per i 328 posti da assegnare nella Marca, centinaia di richieste da tutta Italia E i trevigiani rischiano di fare le valigie. Il sindacato: spostamenti imponenti

TREVISO. In cattedra con la valigia al seguito per il tanto atteso posto di ruolo, anche se per quest’anno scolastico il Miur ha concesso ai docenti, in attesa del posto fisso, la possibilità di scegliere prima una supplenza annuale e rinviare di un anno l’eventuale partenza. Sono centinaia gli insegnanti precari trevigiani pronti a mettere in conto il rischio di vedersi costretti a compiere un vero e proprio “Giro d’Italia” se vorranno continuare a lavorare nella scuola. E pure pronti a dire per sempre addio al posto di lavoro fino ad oggi “fuori porta.

I numeri. Ha preso il via di 17 agosto l’assegnazione da parte del Miur di oltre 48 mila cattedre a tempo indeterminato da distribuire a livello nazionale, incluse nel piano di assunzioni “la Buona scuola” del Governo Renzi. E negli istituti scolastici della Marca i posti di ruolo previsti dal ministero per la cosiddetta “fase B” – avanzati dopo la prima tornata di assunzioni che si è conclusa lo scorso 8 agosto, con le prime 414 cattedre assegnate in provincia di Treviso dall’Ufficio scolastico regionale – tirate le somme sono 328. Divisi tra scuola media e superiore, inclusi i posti di sostegno.

Dal Meridione il doppio di abilitati

Ma, è questo il punto, non sono posti disponibili per i precari della scuola trevigiana. Toccherà infatti al cervellone informatico ministeriale incrociare tutti dati, sul bacino nazionale, per assegnare il primo contratto di lavoro a tempo indeterminato alle migliaia di docenti che hanno presentato la domanda da tutta Italia.

D’obbligo per maestri e prof che aspirano al posto fisso l’aver incluso in ordine di preferenza tutte le province italiane, dove dall’oggi al domani potrebbero ritrovarsi in cattedra. Una roulette di 100 città, pronta a girare a ruota libera per la chiamata al primo posto di lavoro a tempo indeterminato.

Il grande esodo. Così, per la prima volta, sono pronte ad aprirsi le danze per il posto di ruolo lungo tutto lo Stivale, isole comprese. In Veneto a fronte di 3.694 domande inviate da insegnanti della regione alla scadenza del 14 agosto, resta ad oggi un saldo positivo di altri 574 posti rimasti scoperti. Ecco che già si preannuncia l’esodo dei docenti in arrivo dal Sud. Perché questa volta, la Buona scuola ha cambiato le carte in tavola. E anziché essere assunti nella provincia in cui si figura iscritti come supplenti o nella regione in cui si è svolto l'ultimo concorso, potrà capitare di trovare posto in una delle 100 e passa province italiane che sono state indicate in ordine di preferenza all'atto della domanda dagli stessi precari.

Teresa Merotto di Cisl-scuola
Teresa Merotto di Cisl-scuola

Nord/Sud. Un precario su tre, tra coloro che hanno fatto domanda, è in arrivo dal Sud: «Sembra proprio che si preannunci un esodo di insegnanti che andrà da Sud a Nord», denuncia Teresa Merotto, segretario provinciale di Cisl scuola Treviso. «Sono almeno undicimila le domande presentate dagli insegnanti di regioni come Campania, Calabria e Sicilia. Altre 7 mila in Lazio. A fronte di questi dati si può capire quale sarà il movimento messo in moto dal piano straordinario delle assunzioni. E visto che sarà compito del cervellone informatico del Miur individuare, in base al punteggio più alto, a chi spetteranno i posti a disposizione, se questi insegnanti si troveranno ad avere più punti, potranno a dir poco scalzare i residenti».

La proposta di assunzione giungerà via mail ai diretti interessati nella notte tra il primo e il due settembre. Dieci giorni di tempo per decidere se prendere o lasciare.

I prof individuati per l’assegnazione delle cattedre a Treviso verranno convocati il 14 settembre nella sala consiliare in Provincia per la scelta della scuola. Unica consolazione per chi decide di temporeggiare e ha comunque una supplenza annuale disponibile qui: la possibilità di rinviare la partenza di un anno, svolgendo la supplenza vicino a casa, trasferendosi nella città didestinazione solo a settembre del 2016. Un modo per dare a qualche famiglia la possibilità di pensarci un po’ su. Ma tra un anno la decisione va presa.

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