Catena di solidarietà a Musano, la stalla è salva

TREVIGNANO. Il primo pensiero è stato per la brutta frattura al braccio rimediata volando da un trattore. Ma un secondo dopo la sua preoccupazione è andata alla Rossa, alla Pezzata, alla Mora e alla Bruna. Che ne sarebbe stato di loro? Maurizio Callegari, 50 anni, generazioni di agricoltori alle spalle, ha pensato alle sue quaranta bestie da latte, che dopo poche ore andavano sottoposte a mungitura. «Ero immobilizzato in ospedale _ spiega – non sapevo ancora cosa potevo aspettarmi e a casa non avevo nessuno in grado di gestire l’azienda agricola. L’ho sempre fatto da solo, d’estate e d’inverno, Natale e Pasqua, come ogni agricoltore. Ho chiamato un amico e gli ho detto: vendi tutte le bestie, per il foraggio e i campi vedremo».

L’amico è Antonio Rossi, 45 anni, imprenditore agricolo come lui: «Dal pronto soccorso mi ha chiamato sette volte ma non ho potuto rispondere - racconta Rossi – . Quando l’ho richiamato ho cercato di farlo ragionare: vediamo cosa si può fare, prima di vendere tutto».

Così, a Musano di Trevignano, è scattata una gara di solidarietà tra gli agricoltori del paese: un rapido passaparola ha consentito, quel giorno, di risolvere l’urgenza della mungitura, grazie a uno stagista «richiamato» da un’azienda vicina, a un ex poliziotto in pensione e ad altri contadini del paese. Nei giorni seguenti, uno dopo l’altro, sono arrivati in quindici a salvare l’allevamento di Callegari. «Abbiamo preso in mano l’azienda di Maurizio, sacrificando un po’ le nostre: ma è la cosa che ci sembrava più giusta da fare, piuttosto che vendere tutto. Così avrebbe fatto anche lui - aggiunge Rossi - . Una volta nelle campagne il mutuo aiuto era la norma, noi abbiamo dimostrato che si può fare anche oggi».
Così all’amico e allo stagista diciottenne Giacomo Girotto, si sono aggiunti il figlio di Rossi, Gabriele, 22 anni, Enrico Crema, 45 anni, Antonio Tonon, 30, Claudio Quagliotto, 45, Fabio Scopel, 46, Daniele Gazzola, 47, Roberto Girotto, 55, l’ex poliziotto Giuseppe Gallina detto Bepi Storgat, 53, Adriano Cannas, 58, Damiano Favero, 31, il veterinario Luciano Mondin. A casa la moglie Anna, la figlia Giovanna, la madre Maria e il giovane Jacopo hanno fatto il resto.
Dedicando ogni giorno un po’ del loro tempo, dandosi i turni per la mungitura, la pulizia della stalla, la raccolta del foraggio, sono riusciti a salvare l’azienda di Maurizio Callegari e a «restituirla» al proprietario. I momenti più emozionanti? I tre vitellini fatti nascere dagli amici con Maurizio, dall’ospedale, che chiedeva notizie come un papà. Una bicchierata ieri mattina ha salutato il «ritorno» dell’agricoltore, con gli amici a scherzare: «La prossima volta, se devi farti male, non farlo in piena stagione agricola». (d.f.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso