Castelfranco: piazza Giorgione, pedonalizzazione al via

Chiusa alle auto la corsia lato portici nei festivi e prefestivi. Commercianti e comitato: buon inizio, ma ancora non basta
DeMarchi Castelfranco problemi con sanpietrini in centro
DeMarchi Castelfranco problemi con sanpietrini in centro

CASTELFRANCO. «Una nuova area pedonale comprendente la corsia lato portici di piazza Giorgione del primo e secondo quadrante, nei giorni prefestivi dalle 20.30 alle 23 e nei festivi con orario 00-24». È stata istituita con ordinanza del settore lavori pubblici il 21 dicembre, e prevede la chiusura al traffico nel tratto interessato, concedendo permessi di circolazione a residenti e frontisti, autorizzando implicitamente polizia, ambulanze e vigili del fuoco in casi d’emergenza, con ingresso e uscita da ovest.

Proposta della polizia. L’istituzione della nuova area pedonale è avvenuta su proposta di modifica della circolazione pervenuta a inizio ottobre dalla polizia municipale, accolta dalla giunta. Tra le motivazioni, l’intenzione di «creare uno spazio di maggiore godibilità per i pedoni che possano transitarvi liberamente senza sentirsi infastiditi dai veicoli». Alla base, anche il principio di «migliorare la qualità della vita nel centro storico, attraverso il riconoscimento della funzione di centro commerciale naturale dello stesso, nonché di centro di aggregazione sociale e culturale, valorizzando lo spazio».

Il comitato. Obiettivi che coincidono con quelli del comitato “Piazza Grande”, che promuove un progetto più ampio: la pedonalizzazione di Piazza Giorgione, riqualificando e riconvertendo il parcheggio. Il vicepresidente dell’Ascom, Umberto Targhetta, accoglie positivamente la novità: «Si aumenta la sicurezza, in linea di principio anche i commercianti vorrebbero andare oltre, pedonalizzando la piazza e non solo una corsia, ma ad oggi è utopia. Si potrà fare quando ci saranno parcheggi alternativi».

L’architetto. L’architetto Alessandro Boldo, da urbanista, va oltre: «Non si qualifica un luogo pubblico semplicemente mettendo un divieto d’accesso. I principi dell’ordinanza sono buoni ma da soli non bastano. Lascerei i centri commerciali ai centri commerciali e piuttosto riconoscerei nella piazza la funzione civica per eccellenza di una realtà urbana». Boldo propone un modello alternativo: «Non basta, soprattutto se poi si spostano i parcheggi sulle vie a nord, portando il traffico nei quartieri residenziali». Secondo l’urbanista, «non c’è un progetto riqualificante, ma solo una misera dislocazione dei parcheggi. Realtà come Montebelluna o Treviso parlano ben altri linguaggi».

Non basta. Il presidente del comitato Piazza Grande, Giovanni Colombo, accoglie la novità come «un cambiamento blando ma positivo. Noi continueremo a organizzare serate, anche aperte, per approfondire la storia e l’urbanistica della città, proponendo gradualmente all’amministrazione, che per ora non vuole sentirci, esperimenti di pedonalizzazione che coinvolgano anche il parcheggio».
 

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