Castelfranco, mura in degrado Spunta una finta crepa gigante

CASTELFRANCO. Sorpresa quasi apocalittica per i castellani oggi mattina, che avrà lasciato più di qualcuno con gli occhi sgranati. La torre del Giorgione presentava una grande crepa, quasi fosse lì...

CASTELFRANCO. Sorpresa quasi apocalittica per i castellani oggi mattina, che avrà lasciato più di qualcuno con gli occhi sgranati. La torre del Giorgione presentava una grande crepa, quasi fosse lì per crollare al suolo con grande rovina. Per fortuna, niente di reale: solo un enorme banner di sei metri per dodici che voleva solo rappresentare quale potrebbe essere il triste destino della cinta muraria se non si interviene quanto prima. Un'originale ed efficace modalità per lanciare la campagna di sensibilizzazione "Le nostre mura" che sarà inaugurata ufficialmente questa sera con l'incontro pubblico che si terrà in Teatro Accademico alle ore 20.45. Il messaggio è chiaro: “E se domani…”, recita lo slogan della campagna, il cui obiettivo è raccogliere un alto numero di firme e mobilitare le cosidette alte sfere, anche sul fronte dei finanziamenti per intervenire prima che sia davvero troppo tardi. «Servono dai cinque ai sette milioni di euro» spiega l'assessore alla cultura Giancarlo Saran «per il resto lo studio per il restauro è stato già approntato. Un'iniziativa che è senza colore, perché riguarda un patrimonio come le mura che caratterizza la città di Giorgione da ottocento anni». L’iniziativa è promossa dal Comune di Castelfranco Veneto in collaborazione con Ascom, Studio Conte & Cervi e Antiruggine. Stasera, intanto, il primo passo con l’incontro molto atteso che si svolgerà al Teatro Accademico.

Alla serata lancio della campagna di sensibilizzazione, interverranno, tra gli altri, il sindaco di Castelfranco Luciano Dussin, l’assessori alla cultura Giancarlo Saran e l’assessore ai lavori pubblici Romeo Rosin, lo storico Giacinto Cecchetto, l’architetto Patrizia Valle, lo studio Otium/arti compositive, autore di tutta l’ideazione grafica del progetto. Un appuntamento importante, quindi, per il futuro della città.

Davide Nordio

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