Castelfranco, è morto l’ex calciatore Nereo Simioni

Storica mezzala e tecnico del grande Giorgione nella promozione in C2, aveva 70 anni

Davide Nordio
Nereo Simioni aveva 70 anni
Nereo Simioni aveva 70 anni

Era stato il vice di mister Gasparin nella storica promozione in C2 del Giorgione Calcio, esattamente quarant’anni fa: Nereo Simioni se ne è andato a 70 anni nella notte tra sabato e domenica all’ospedale di Castelfranco dopo era ricoverato da qualche tempo per il riacutizzarsi di una malattia che sembrava aver sconfitto definitivamente sei anni fa.

La storica promozione

“Neno” - come era chiamato - era stato tra gli indiscussi protagonisti di quella promozione, il massimo punto raggiunto nella storia della compagine cittadina, dopo una vita passata con la casacca rossostellata.

Ma non solo: era stato proprio lui ad avere l’idea di rinverdirne i fasti, insieme all’amico di sempre, ovvero capitan “Nini” Pisani.

«Con Neno eravamo cresciuti insieme in via Canaletto - racconta Alberto Pisani - dai primi calci in strada, fino al Giorgione, dove abbiamo passato 17 anni di vita, tra cui quattro di C2. E insieme a lui ho anche chiuso la mia carriera nel Pederobba, dove era primo allenatore. Mi ci aveva portato lui, prima al Salvarosa, poi qui».

Prima il calcio giocato e poi la carriera da tecnico

Simioni era mezzala nel Giorgione. Poi la scelta della panchina: «Tra Sergio Gasparin e Neno era reciproca la grande amicizia, erano un punto di riferimento l’uno per l’altro», ricorda ancora Pisani. Dopo l’esperienza del Pederobba, Simioni continuò a guidare altre squadre in serie minori, tra queste anche la vicentina Borso Sant’Eusebio. E poi fino all’anno scorso ha svolto il ruolo di osservatore per il Cittadella.

«Con Neno non ci siamo mai persi di vista - continua Pisani - all’inizio dell’anno gli era venuta l’idea di una reunion con i vecchi compagni. Poi mi sono ricordato io che ricorreva il quarantennale della promozione. Si annunciava difficile riuscire a riunire tutti coloro che ne erano stati protagonisti ma ci siamo riusciti». E così a febbraio la cena della ricorrenza al ristorante Fior. E riallacciati ormai i rapporti, se ne fecero altre due, a maggio e l’ultima il 29 settembre. 

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