Castelfranco, la Supercar elettrica da un milione e mezzo

CASTELFRANCO. Impossibile non notarla, tant'è che, anche se parcheggiata all'interno di un giardino chiuso, in parecchi si sono fermati ad ammirarla, colpiti dalla sua linea straordinariamente aerodinamica. Bianca, rasoterra, biposto con un volante che sembra la cloche di un aereo. Mistero svelato.
Si tratta della Charlotte Asfane, l'hypercar nata da Frangivento, l'azienda motoristica creata dal castellano Giorgio Pirolo e da Paolo Mancini, che ha fatto tappa in città dopo aver eseguito i test nella galleria del vento “naturale” sul monte Cristallo, sulle Dolomiti.
Un sogno spiccatamente dedicato all'alimentazione elettrica con un motore da mille cavalli o ibrida con un motore V10 con due motori elettrici sull'asse anteriore.
Ma questo è quello che si scopre alla guida: già solo a vederla ferma si capisce che siamo di fronte a qualcosa di innovativo circa il design e la produzione. «Diciamo che è un orgoglio italiano perchè è la prima hypercar tricolore – spiega Giorgio Pirolo – costruita interamente a mano. Questa versione si chiama Charlotte in onore dell'omonima principessa di Monaco dove è avvenuto il debutto a Topmarques 2017».

Diciamo subito che la Charlotte è per una clientela che non guarderà al prezzo: se uno la volesse subito, dovrebbe aspettare nove mesi e mettere mano al portafoglio per la ragguardevole cifra di un milione e mezzo di euro. Pirolo, 38 anni, è arrivato a creare Frangivento, dopo importanti esperienze nel design: partito da Castelfranco, dopo aver abitato a Belluno, si è trasferito a Torino per studiare al IAAD, l'università del design, quindi un passaggio in Fiat e a Torino Design, mentre a Montecarlo ha disegnato la catena commerciale Gpstore, legata sempre ai motori.
Che sono un po' un marchio di famiglia: Giorgio Pirolo è infatti cugino del celebre rallysta Gigi Pirollo (la differenza tra i due cognomi è dovuta ad un errore all'anagrafe all'epoca del bisnonno) e con lui ha cominicato a fare i primi schizzi delle auto quando era bambino: «Andavo con lui alle gare e passavo ore a ritrarre le auto: da quel momento è stato amore per le quattro ruote». Suo ad esempio il design della Chery QQ, che possiamo considerare la Cinquecento cinese per numero di esemplari venduti. Ma la linea Asfane rimane il sogno della vita, curiosa anche nel nome.
«Deriva dal piemontese “as fa ne”, non se ne fa nulla: era la risposta che ricevevo quando presentavo questa idea. Invece...». Pirolo è riuscito a mettere insieme competenza di design e conoscenza di materiali che hanno permesso di costruire un'auto che non offre nessuna resistenza al vento, eliminando anche il minimo scarto nella parte anteriore: e finora non c'era riuscito nessuno. «Il motore elettrico è il vero futuro – dice - se ne sono già accorti all'estero, purtroppo non ancora in Italia». E su questo fronte ha già sfornato l'idea di una city car completamente elettrica, con prezzo ovviamente più alla portata della maggior parte delle tasche rispetto alla supercar che girava ieri per le strade di Castelfranco.
L’azienda «Frangivento» è il polo tecnologico e manifatturiero italiano che ha sede a Moncalieri, alle porte di Torino. Il castellano Pirolo, insieme al socio Paolo Mancini, hanno dato vita a questo progetto. Nei settimane scorse hanno girato uno spot sulle nevi del Monte Cristallo mostrando le caratteristiche di questa avveniristica superacar.
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