Castelfranco città di Mozart «Portiamo il turismo musicale»

In uno dei suoi viaggi in Italia, il genio austriaco si esibì nella città del Giorgione Il vicesindaco Giovine: «Studiamo e approfondiamo documenti e prospettive»

CASTELFRANCO. Il giovane Mozart si esibì a Castelfranco? Una prova regina non c’è, ma l’ipotesi ha basi concrete, sicuramente più fondate di altre date comunque per assodate. Anche da questa “certezza” la città di Giorgione potrebbe essere inserita nei tour degli appassionati mozartiani che turisticamente ripercorrono le tappe dei suoi tre viaggi in Italia, il primo avvenuto esattamente 250 anni fa, nel 1769, poi un secondo nel 1771 e un terzo nel 1773.

La tappa castellana sarebbe avvenuta nel secondo viaggio e a dare elementi utili a confermarlo è una lettera del padre, Leopold, datata 1 marzo 1771 alla moglie a Salisburgo. Leopold parla di essere trattenuto di più del previsto per una esibizione davanti al vescovo di Vicenza, Giuseppe Cornero o Cornaro. Il quale però non si trovava nella sua sede vescovile, bensì in quella della sua famiglia, quel paradiso dove ora sorge il parco Bolasco. «Come ha ricordato il Maestro Roberto Zarpellon nel presentare il concerto di Capodanno che si terrà il primo gennaio al Teatro Accademico – spiega il vicesindaco Gianfranco Giovine – proprio questo rimando a una presenza castellana di Mozart ha fatto entrare nel programma l’esecuzione di suoi brani. C’è da dire che i fondamenti storici ci sono tutti, ma è anche necessario approfondirli, in prospettiva che anche Castelfranco possa diventare una meta mozartiana».

Cosa che, a quanto pare, muove parecchie persone, costituendo così un ulteriore appeal turistico per la città. «Al momento è importante andare con i piedi di piombo – dice Giovine – per questo vogliamo approfondire i contorni di quella visita. Al momento, come si dice, ci sta tutto il fatto che la famiglia Mozart possa essere stata a Castelfranco che nel Settecento appariva come uno dei più importanti centri culturali del Veneto. Si pensi alla famiglia Riccati, in particolare Jacopo, uno dei matematici maggiori del suo tempo, insieme al suo contemporaneo e concittadino Giovanni Rizzetti. Di certo chi verrà a Castelfranco per Mozart potrà scoprire anche quanto questa città brillava nel Settecento illuminista, tanto da essere considerata una piccola Atene». —

Davide Nordio

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