Caso Bolzan, il tesoro di Nizza va all’asta: all’Usl di Treviso 400 mila euro

TREVISO. Per dichiarare chiusa la partita e mettere una croce sopra al caso Bolzan la strada è ancora lunga. Ma qualcosina si muove. Il tribunale civile, pochi mesi fa ha condannato l’ex dipendente dell’exUsl 9 a rimettere 5 milioni di euro nelle casse dell’azienda sanitaria. Pochi giorni fa sono rientrati i primi 400 mila euro.
Da dove arrivano? Sono stati venduti tramite asta giudiziariaalcuni appartamenti che Loredana Bolzan aveva acquistato in Costa Azzurra con il denaro sottratto all’Usl. Il meccanismo è noto: l’impiegata era l’unica dipendente a occuparsi direttamente dell’accreditamento dei compensi degli specialisti ambulatoriali interni.
Bolzan avrebbe agito attraverso l’inserimento manuale dei codici relativi alle voci stipendiali lorde e la modifica dei dati personali dei destinatari del compenso. Risultato? In dieci anni, secondo il tribunale, ha prosciugato i conti dell’Usl di 4 milioni. È stata condannata a restituirli tutti, oltre a dover risarcire l’Usl del danno di immagine e degli interessi.
L’Usl 2 sta attendendo che il maltolto in dieci anni torni dove deve stare, nel forziere del Ca’Foncello. La prima tranche ha fatto rientro in cassa. È il ricavato della vendita di quattro degli otto appartamenti che Bolzan aveva acquistato in Costa Azzurra tra il 2003 e il 2009, proprio il periodo in cui, secondo la Procura, si sarebbe intensificata la sua attività di sottrazione di soldi dalle casse dell’azienda sanitaria trevigiana.
Bolzan li aveva acquistati tutti per una valore dichiarato di 680. 000 euro. Lei stessa aveva ammesso che «almeno la metà dei suoi acquisti in Francia sono investimenti immobiliari degli illeciti proventi in danno dell’azienda sanitaria trevigiana». Il primo affare risale al 14 novembre 2003. Si tratta di un appartamento a Nizza all’interno dello stabile «Palais Zephir» in Rue Gubernatis 15. Poi acquista un monolocale.
Poi un altro appartamento in Avenue de la Californie 114, a pochi passi dal mare; quindi un monolocale nel quartiere Riquier, al primo piano del «Grand Palais. Poi un appartamento del «Residence Primavera» in Avenue de la Borna, un appartamento con cantina in Rue Papon Sis. Aggiunge un miniappartamento all’«Ile de France». Mentre l’ultimo colpo è del 16 marzo 2007. Una casa, affacciata su una loggia, in Rue Chabrier. Tutto è finito sotto sequestro, poi all’asta.
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