Casa del sesso in Borgo Padova donna arrestata

CASTELFRANCO. Costringeva due connazionali a prostituirsi in un appartamento di Borgo Padova. Le manette sono scattate venerdì pomeriggio ai polsi di Z.S., cittadina cinese di 58 anni, residente in città, che aveva avviato un florido giro di prostituzione.
I carabinieri di Castelfranco l’hanno colta con le mani nel sacco al termine di una indagine iniziata l’estate scorsa. I controlli sono partiti dalle inserzioni che apparivano su siti internet, specializzati ma anche no, dove veniva pubblicizzata l’attività che si svolgeva al primo piano di una abitazione a schiera del quartiere castellano, ovviamente non esplicita, ma dove, dalle foto, si capiva benissimo quale fosse la vera tipologia dell’offerta. Secondo le prime indagini, il bordello era entrato in attività a luglio. I carabinieri, in modo discreto, hanno monitorato l’appartamento dall’esterno, avendo conferma della sua frequentazione trasversale per età e ceto sociale. Quindi venerdì pomeriggio sono entrati in azione: all’uscita dall’appartamento hanno fermato un cinquantenne della zona che ha subito ammesso di aver appena avuto un rapporto con due donne cinesi, una di 29 e una di 31 anni. In cambio aveva pagato 70 euro direttamente nelle mani della maitresse, come hanno confermato i controlli avvenuti all’interno dell’abitazione, dove era presente la 58enne, mentre le due prostitute si stavano ancora rivestendo.
L’appartamento era organizzato con una zona ricevimento presidiata dalla 58enne dove veniva concordato il pagamento anticipato, quindi da un paio di stanze dove operavano le altre due donne. Vista la flagranza di reato, la maitresse è stata arrestata ed ora è ospite del carcere femminile della Giudecca a Venezia dove attenderà il processo per sfruttamento della prostituzione aggravato, in quanto riguardava due persone. Anche la pena potrebbe essere raddoppiata.
Ora i carabinieri stanno continuando le indagini per verificare quale fosse il rapporto tra le due prostitute e la 58enne: le prime due infatti potrebbero essere state costrette a uno sfruttamento nel vero senso della parola, con la gran parte degli introiti (dai 50 ai 100 euro a prestazione) che sarebbero finiti direttamente nelle mani di colei che gestiva gli appuntamenti. —
Davide Nordio
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