Carnevale senza giostre il Comune nega le piazze

Salta l’accordo per l’allestimento del luna park, rifiutato lo spazio del X Martiri Il vicesindaco: le nuove norme sulla sicurezza impongono vie di evacuazione
Borghesi Montebelluna sfilata di carnevale
Borghesi Montebelluna sfilata di carnevale

MONTEBELLUNA. Avevano già distribuito i biglietti omaggio nelle scuole per domenica, ma non ci saranno giostre domenica né in piazza D’Annunzio né in piazza Negrelli e neppure in altri spazi lungo il percorso dei carri mascherati. Per la prima volta sarà un carnevale senza giostre a Montebelluna, perché le nuove regole sulla sicurezza le hanno estromesse dal tragitto dei carri. L’ultimo incontro ieri mattina con il vicesindaco Elzo Severin e ulteriore fumata nera. All’appuntamento i giostrai si sono presentati con il loro sindacalista e hanno insistito per avere i consueti spazi. Negativa la risposta della amministrazione comunale, consultata l’apposita commissione. In alternativa ai giostrai era stato offerto di allestire il luna park al X Martiri, che però non è toccato dalla sfilata, o di avere una domenica tutta per loro in piazza. Offerta respinta. «Hanno spiegato che tutte le altre domeniche sono già impegnati», riferisce il vicesindaco Elzo Severin, «e anche al X Martiri hanno detto di no. Sarebbe oltretutto già tardi per fare domanda all’Enel e avere l’energia elettrica, dovrebbero utilizzare degli accumulatori che farebbero alzare notevolmente i loro costi. Quanto ai biglietti omaggio che avevano distribuito nelle scuole, è stata una loro iniziativa, fatta prima di sapere se potevano avere l’autorizzazione a mettere o no le giostre domenica in piazza». I giostrai hanno provato a ribattere che in altri comuni le loro giostre sono in mezzo alla gente che assiste alla sfilata e ci sono minori spazi che a Montebelluna, ma non c’è stato niente da fare. «Spiace anche a noi che non ci possano essere le giostre domenica durante la sfilata dei carri», aggiunge il vicesindaco, «C’era tutta la nostra buona volontà per consentire che venissero messe, ma di fronte ai pareri dei tecnici sulle misure di sicurezza non potevamo dare l’autorizzazione di occupare le due piazze individuate come zone di evacuazione in caso di incidenti».

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