Cantiere in stazione Dal 18 giugno stop ai treni sulla tratta Conegliano-Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO. Il cantiere alla stazione ferroviaria di Vittorio Veneto è già iniziato. Gli operai delle ditte incaricate da Rfi hanno tolto il quarto binario, quello posizionato ai piedi del Monte Altare. Poi passeranno agli altri. Le traversine sono arrivate già da mesi. L’ottica delle Ferrovie, comunque, è di razionalizzare, lasciando solo ciò che serve al servizio ferroviario. Nelle settimane scorse altre imprese avevano collocato la fibra ottica.
Dal 18 giugno, il giorno successivo al raduno interregionale degli alpini, la tratta sarà chiusa, da Conegliano a Ponte nelle Alpi, passando per Vittorio Veneto. E lo rimarrà fino all’inizio del nuovo anno scolastico. I treni saranno sostituiti da pullman nella rotta tra Conegliano, Vittorio e Ponte nelle Alpi. Ferrovie dello Stato hanno in programma l’elettrificazione fino a Belluno e da qui verso Feltre e Montebelluna. Un’opera che completeranno in tre estati, comunque entro al fine del 2020.
Non solo, a Vittorio Veneto sono in programma altri lavori. Si tratta – spiega il vicesindaco Alessandro Turchetto - di nuovi marciapiedi, alti quanto circa il primo gradino dei convogli, nuove pensiline e soprattutto un nuovo sottopasso con ascensori che collegherà il lato est e ovest della stazione.
Si potrà, dunque, arrivare col treno in stazione e raggiungere in tre minuti il parco Fenderl, che nei prossimi mesi sarà attrezzato anche di un nuovo auditorium. Secondo quanto aveva anticipato Rfi al Comune, il progetto di modificazione della stazione vittoriese, in accordo con la Regione Veneto, tiene conto di entrambe le esigenze.
L’ex ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, ha incontrato a Treviso, il sindaco di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, ed il capogruppo del Pd, Marco Dus, ai quali ha annunciato un’interrogazione al suo successore, il ministro Danilo Toninelli, per chiedergli conto sdia dell’elettrificazione che del secondo stralcio del traforo di Santa Augusta. «Si tratta di due opere già finanziate – ha detto Delrio -.
Nel caso dell’elettrificazione il cantiere è già iniziato, per il traforo è in corso la progettazione». Il timore – e non solo della maggioranza, ma anche della Lega Nord – è che qualche fibrillazione politica possa interrompere il decorso dell’iter delle due infrastrutture.
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