Camion americano del Vietnam incendiato da un attentatore

Mogliano, il cimelio militare era collocato da anni all’esterno del ristorante “Rosa” di Bonisiolo L’ira del proprietario, che da tempo è in lite con una parte del quartiere: «Prendete i responsabili»
Di Rubina Bon

MOGLIANO. Piromane dà fuoco a un vecchio camion militare dell'esercito statunitense parcheggiato da anni a mo’ di souvenir nel piazzale del ristorante “Rosa” in via Altinia a Bonisiolo, di fronte al santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie. «Prendete i responsabili» invoca Luciano Tonietti, 57 anni, imprenditore moglianese ed eclettico collezionista di mezzi militari, proprietario del camion. Gli investigatori sono certi della matrice dolosa: è stata infatti trovata nei pressi del camion una bottiglia contenente benzina. Eppure il proprietario ha negato di aver subìto avvertimenti o minacce. Il raid incendiario è scattato attorno alle 3.20 della notte scorsa. Un uomo che abita a ridosso della piazzetta dove era parcheggiato il camion, un Kaiser del 1965 usato durante la guerra del Vietnam dai soldati Usa e diventato ora una delle attrattive del ristorante, avrebbe sentito il rumore dei vetri infranti del mezzo. Poco dopo, le fiamme hanno avvolto la parte anteriore del camion. Per un miracolo il fuoco non è riuscito ad arrivare fino al serbatoio da 180 litri di carburante, altrimenti il mezzo sarebbe potuto esplodere. A dare l'allarme per primo è stato proprio il vicino che ha subito chiamato Tonietti, proprietario di svariati mezzi militari e titolare della società “Rosa srl” che gestisce il pub, l'hotel e il ristorante in stile Usa nella piazzetta di Bonisiolo. «Sono arrivato di corsa e ho iniziato a spegnere le fiamme con la pompa dell'acqua», ha raccontato Tonietti. Pochi minuti dopo sono giunte a Bonisiolo due squadre dei vigili del fuoco che hanno spento il rogo in un'ora, mentre i carabinieri acquisivano le testimonianze. Ieri, intanto, il proprietario ha presentato denuncia all'Arma di Mogliano. Il camion è semidistrutto dal fuoco, ingenti i danni. Il raid incendiario potrebbe essere stato ripreso dalle telecamere dei locali di Tonietti: nelle prossime ore saranno visionati i filmati. «Ho in piedi alcuni contenziosi con il Comune e con il quartiere, ma non si discute con questi metodi. Se qualcuno ha qualcosa con me, me lo venga a dire. Non si può minacciare in questo modo», denuncia Tonietti, «il camion era parcheggiato in proprietà privata, là dove vengono fatte feste per i giovani. Sospetti? Di nessun tipo. Quel mezzo ha superato le battaglie in Vietnam ed è stato distrutto da qualche imbecille». Di qui l'appello dell'imprenditore alle forze dell'ordine e alla magistratura: «Prendete i responsabili e date loro una pena esemplare». In passato, Luciano Tonietti ha avuto più di qualche grana, sia con il Comune che con il vicinato, per la sosta dei mezzi militari nella piazzetta del santuario mariano. In piedi ci sono anche cause legali. Lo scorso anno, a un mezzo di Tonietti erano state bucate le ruote.

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