Cameriere sexy, è bufera sulla sagra paesana

Gonne corte sui tavoli, gli organizzatori di Gran-Feston si difendono: «Nessun ballo osè»
Una cameriera balla sul tavolo della sagra Gran Feston appena finita a Montebelluna
Una cameriera balla sul tavolo della sagra Gran Feston appena finita a Montebelluna
 
MONTEBELLUNA.
Da Feston a Fest-hot il passo è breve. La «sagra paesana» in salsa tirolese che si è appena conclusa in via Sansovino tra buona birra e il record di presenze fa discutere: «Gonne inguinali e balli sui tavoli, pareva un night club».
 La manifestazione proprio quest'anno ha fatto il botto: quasi 15 mila presenze in soli dieci giorni, per la gioia degli organizzatori che anche in periodo di crisi sono riusciti a proporre piatti allettanti, buona musica e un po' di ore di distrazione. Ma la polemica, come in ogni grande manifestazione che si rispetti, è dietro l'angolo. E va a puntare il dito contro le cameriere del tendone, forse troppo sexy per una manifestazione per famiglie. «Ragazze eccessivamente truccate, coperte da abiti alquanto succinti con tacchi alti, pagate per muoversi provocatoriamente sopra tavoli circondati dalla gente, un'ambientazione stile "luci rosse" disponibile in qualsiasi night club o nelle discoteche nelle ore più tardi». Laura Casagrande, che abita proprio a Montebelluna, è andata a ripetizione a divertirsi con gli amici a «Gran Feston», ma non ha potuto fare a meno di notare le famiglie in imbarazzo, con i bimbi da portare frettolosamente a casa. «Il primo ottobre le cameriere erano in abiti tipici tirolesi, ma da quelle parti la gonna arriva alla caviglia - spiega - invece quando portavano la birra si esibivano in un ballo sopra il tavolo. Il pubblico era in visibilio. Come donna mi ha dato fastidio, e lo stesso a qualche famiglia con figli piccoli. Erano le dieci di sera, è vero, ma con il bel tempo capita di restare fuori un po' di più anche con i bimbi. Ormai non serve più la carta d'identità per assistere a questi spettacoli. Cosa che si è ripetuta anche l'ultimo weekend». Balli proibiti e spettacoli eccessivamente «hard»? Forti del grande successo di pubblico, gli organizzatori Andrea Luciani e Guido Mazzucato difendono a spada tratta l'iniziativa: «Niente lap dance, ci mancherebbe - spiega Andrea - le ragazze potevano ballare sui tavoli soltanto dopo le 10 di sera, e avevano tutte minigonna e culotte non certo erotiche. Non c'era niente di particolarmente spinto, d'altronde anche all'Oktoberfest le bariste ballano con i clienti». Piuttosto, sottolineano gli organizzatori, il GranFeston si è caratterizzato per la grande attenzione alla sicurezza sulle strade. «In accordo con la Provincia abbiamo regalato dei gadget a chi non beveva per portare a casa gli amici - chiude Andrea - e non ci sono stati incidenti nè risse. La gente è rimasta soddisfatta per la tipicità dell'evento e per i gruppi che sono venuti a suonare, poi capita che qualcuno non sia dello stesso avviso. Comunque contiamo di esserci anche nel 2012». Magari senza bollino rosso.

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