Cambia operatore ma continua a pagare Causa contro la Tim
Causa alla Tim per errati addebiti di bollette di un’utenza telefonica disdetta. È quanto ha intenzione di fare una trevigiana di 54 anni che attraverso il suo legale, l’avvocato Lucia Crosato, ha richiesto l’attivazione della procedura conciliativa davanti alla Commissione paritetica, un passaggio obbligatorio prima di un’eventuale causa per ottenere il rimborso.
L’oggetto del contendere sono 882,64 euro ossia la cifra che Tim avrebbe indebitamente ricevuto dalla donna, dopo che quest’ultima aveva già chiuso il contratto per passare ad un altro gestore telefonico. Come sarebbe avvenuto il tutto? Secondo la donna perché Tim, avrebbe continuato ad addebitarle importi, seppur a contratto disdetto nel gennaio del 2019, e prelevare soldi attraverso il Rid, ossia Rapporto Interbancario Diretto, un servizio bancario grazie al quale il titolare di un conto corrente può autorizzare la sua banca ad accettare addebiti per il pagamento di servizi o prestazioni ottenute, da uno specifico creditore.
La donna, evidentemente, non aveva avvertito la banca di sospendere comunque ogni rapporto con il gestore telefonico. E così gli addebiti sono continuati anche a contratto concluso. L’ex cliente è intenzionata a chiedere non solo la restituzione della somma indebitamente percepita ma anche gli interessi di 300 euro. La parola ora passa ai tribunali.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso