Cade nel Meschio e batte la testa salvato dai pompieri

Ha un malore, si appoggia al muretto, ma cade all’indietro e finisce dentro al fiume Meschio. Tragedia sfiorata ieri, intorno alle 11.30, in via Galvani, all’altezza dell’ex Lanificio Cini. S.N., un sessantottenne di origini marocchine, è stato salvato dai pompieri. L’uomo, non sentendosi bene, si era appoggiato al muro che costeggia il fiume. All’improvviso ha perso l’equilibrio, cadendo all’indietro e andando a picchiare con la testa sul fondale del fiume. L’allarme è stato lanciato da una signora che stava facendo jogging, lungo la pista pedonale. La donna è stata attirata dalle urla del malcapitato, che per non essere trascinato dalla corrente, si era aggrappato a un ramo di un piccolo arbusto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Vittorio Veneto, che hanno recuperato in breve tempo il 68 enne e lo hanno affidato al personale sanitario del 118. L’uomo, ormai in ipotermia, ma cosciente, era rimasto immerso circa mezz’ora nelle acque gelide del Meschio. Se avesse perso conoscenza, per lui sarebbe stata la fine. Se l’è cavata con una ferita lacero contusa alla testa. (F. G.)

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