Bufera sulla Fenzi, Sallemi e Spinazzè lasciano

CONEGLIANO. Si ritorna al passato a Casa Fenzi e la restaurazione provoca un terremoto. Il direttore Giovanni Sallemi ieri ha rassegnato le dimissioni e anche l’ex presidente Ruggero Spinazzè, che era stato designato consigliere nel nuovo cda, ha preferito non accettare l’incarico. «C’è una chiara volontà dell’amministrazione di ritornare a cinque anni fa – evidenzia il direttore Giovanni Sallemi -. Nel nuovo cda c’è anche chi avevo sostituito, quindi è giusto lasciare spazio e fare un passo di lato».
LA “RESTAURAZIONE”
Le nomine spettano al sindaco, ma sono stati giochi e rivalità politiche ad avere fatto attendere oltre i termini. Nuovo presidente è stato scelto un tecnico finanziario, Gianni Zorzetto, dirigente dell’area economica comunale, che il prossimo mese andrà in pensione. Consiglieri sono stati designati l’architetto Loris Zava ex assessore in quota Lega, Salvatore Minardo ex direttore di Casa Fenzi sino al 2013 ed ex segretario generale per 21 anni del Comune di Conegliano, l’avvocato Maria Cristina Ugarelli presidente del comitato dei familiari di Casa Fenzi. Nel 2013 Sallemi era stato richiamato per rilanciare la struttura, ricevendo insieme al consiglio d’amministrazione uscente, a settembre, il plauso dell’intero consiglio comunale per quanto fatto nel quinquennio.
DIRETTORE DELUSO
Sallemi è deluso, così come Spinazzè, ma come da suo carattere non vuole fare polemiche. «Mi dispiace molto per il personale, perché in questi anni ha dato tantissimo e si è sacrificato – spiega Sallemi - il pensiero più bello è quello in ricordo di Renato Sartor, a cui va dato tanto merito e anche il coraggio che ho adesso di dare le dimissioni. Lui diceva sempre “Schiena dritta”, io seguo il suo esempio». Quindici erano stati i professionisti che avevano presentato la loro candidatura.
bocciati eccellenti
Tra i grandi “bocciati” c’è Sergio Dugone con una grande esperienza nel settore, che il gruppo dei Popolari avrebbe visto bene come presidente. Ma c’era anche Nicola Stigliano dirigente dell’ospedale San Camillo di Venezia, o Paola Iop, infermiera con un master in management sanitario alla Bocconi, proposta già dal Movimento 5 Stelle.
IL PD ALL’ATTACCO
«È un cda in discontinuità con il lavoro portato avanti dal direttore Sallemi, la cui perdita è di una gravità assoluta – osserva Alessandro Bortoluzzi, capogruppo del Partito Democratico - il sindaco ha voluto riportare delle figure del passato, se ne assuma la responsabilità politica e anche nei confronti degli ospiti. Una scelta tutta politica, dove il bene di Casa Fenzi resta sullo sfondo».
MAGGIORANZA DIVISA
La nomina del nuovo cda è destinato a provocare altri mal di pancia nella maggioranza comunale. Un segnale è arrivato giovedì sera dalla commissione finanza, dove il presidente Francesco Polo (Popolari) e Pierantonio Bottega (Forza Italia ex capogruppo) si sono astenuti dall’approvare una variazione di bilancio. E lunedì in consiglio comunale c’è una mozione presentata da Enzo Perin (Conegliano in movimento) sui posti letto nelle case di riposo. —
Diego Bortolotto
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso