Botte in stazione, gli rubano il portafogli

MONTEBELLUNA. Picchiato e derubato del portafoglio da due stranieri alla stazione di Montebelluna. È quanto ha denunciato ai carabinieri un ventenne feltrino. I militari dell’Arma hanno subito avviato un’indagine per cercare riscontri alla denuncia del giovane.
Una denuncia che rinfocola la polemica sulla stazione come “terra di nessuno”, senza alcun presidio delle forze dell’ordine, spesso vista come luogo di conquista dove poter fare quello che si vuole. Ancor più quando le biglietterie sono chiuse agli utenti mentre la sala d’aspetto resta aperta.
La denuncia, al vaglio dei carabinieri, è stata sporta nello scorso weekend. Il ragazzo, D.B. le sue iniziali, 22 anni, di Fonzaso, un comune del Feltrino in provincia di Belluno, ha sostenuto di essere stato avvicinato da due giovani stranieri che con una scusa gli hanno chiesto una sigaretta. Poi è scattata la violenza: lo hanno aggredito a suon di calci e pugni e se ne sono andati poco dopo avergli sottratto il portafoglio.
In quel momento, secondo il racconto del giovane di Fonzaso, non c’era nessuno nei paraggi. Dopo l’aggressione D.B. si è presentato nella sede dei carabinieri della compagnia di Montebelluna e ha sporto denuncia del fatto.
I carabinieri hanno chiesto al giovane una descrizione dei due aggressori e poi hanno effettuato un sopralluogo. La denuncia è ora al vaglio degli investigatori dell’Arma. Il giovane di Fonzaso è un volto noto ai militari che vogliono capire se si sia trattato effettivamente di una rapina oppure se possa esserci dell’altro dietro. Come, per esempio una spedizione punitiva per regolamenti di conti legati a questioni personali.
In ogni caso, in attesa che i carabinieri facciano luce sulla vicenda, la stazione di Montebelluna continua a restare, quasi quotidianamente, al centro di piccoli fatti di cronaca. Molti utenti e frequentatori lamentano soprattutto il fatto che la sala d’aspetto sia ormai ridotta a bivacco nel pomeriggio e alla sera. A occuparla in pratica dalle 15 in poi un gruppo di ragazzi e ragazze che mettono la musica a tutto volume, mangiano, bevono, fanno un po’ di schiamazzi e pure bisogni fisiologici sui binari. Ragazzi sordi a qualsiasi richiamo, anche a quello delle forze dell’ordine: praticamente inutile, insomma, qualsiasi tentativo di controllo per cercare di riportare la questione alla normalità.
Marco Filippi
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