Borse e vestiti con false griffe senegalese finisce a processo
CRESPANO DEL GRAPPA. Magliette, occhiali, scarpe, tutto con le griffe più note e prestigiose, da Louis Vuitton a Gucci passando per Ralph Lauren e Chanel. Tutto, però, falso. Con l’accusa di ricettazione e introduzione e commercio di prodotti con segni falsi, è finito a processo il senegalese Omar Kebe, 36 anni, residente a Crespano del Grappa.
La merce contraffatta è stata sequestrata al senegalese a settembre del 2012. Da lì la denuncia e l’indagine della Procura della Repubblica di Treviso, coordinata dal pubblico ministero Giovanni Valmassoi. Ingente la quantità di merce “taroccata” in possesso dell’uomo: 39 magliette marca Ralph Lauren, una maglietta Lacoste, tre magliette Moncler, due maglioni Tommy Hilfiger, quattro pantaloni Gucci, 12 paia di scarpe Hogan, 12 Nike, un paio Bikkembergs, sei paia di occhiali Gucci, tre cinture e due portafogli Louis Vuitton.
Secondo l’accusa, la merce contraffatta era prodotta all’estero e introdotta in Italia dal senegalese allo scopo di venderla.
Un caso non certo nuovo. Un anno fa sono finiti a processo tre titolari di aziende di abbigliamento: vendevano vestiti firmati Gucci, Dolce & Gabbana, Versace, Valentino e un’altra decina di nomi di spicco della moda mondiale. Peccato che anche in quel caso si trattasse di capi contraffatti. Falsi, insomma. Uno dei tre imputati era residente proprio a Crespano, che sembra essere un piccolo “ricettacolo” per le griffe falsificate, gli altri due imputati invece a Resana e Altivole. Il processo a carico del senegalese torna in aula il prossimo 28 giugno.
Fabio Poloni
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