Boom delle centraline per l’energia fai da te

VITTORIO VENETO. E’ boom delle centraline idroelettriche lungo il fiume Meschio, da parte dei privati, ma il Comune attende da quattro anni l’autorizzazione dal Genio Civile.
In ottobre è stato attivato, in località Campion, il primo impianto a coclea (una sorta di grande spirale), con una potenza di 50 kilowatt, in aumento verso i 65. A partire per prima è la società Idromeschio srl, titolare Alberto Gervasio,specializzata in energia elettrica pulita da fonti rinnovabili. Lungo il Meschio sono operative un’altra decina di centraline, che funzionano a turbina una decina di impianti idroelettrici per la produzione di energia, generalmente funzionanti a turbina; gli impianti più potenti superano i 200kilowatt.
«Altre tre aziende stanno per partire», fa sapere Gervasio; «a differenza del fotovoltaico, l’idroelettrico conviene di più perché da modo di operare 24 ore al giorno». Ma non ditelo ad Antonio Miatto, assessore comunale all’energia di Vittorio Veneto, dove si spendono 500 mila euro l’anno di corrente. «Abbiamo fatto un piano per produrci in proprio 3 milioni di kilowatt ora l’anno. Il 50% lo stiamo già fabbricando attraverso il fotovoltaico, ci manca l’altro 50% che vorremmo produrre attraverso l’idroelettrico. Abbiamo presentato la domanda al genio civile ancora 4 anni fa e non ci è stata data risposta. Chiedono continuamente documenti, carte, informazioni. C’è da impazzire con questa burocrazia. Se va bene, potremmo partire con i lavori fra un anno, più probabilmente due». A creare inghippi pare ci siano troppe richieste di autorizzazioni, tante delle quali insistono sui medesimi siti. Insomma la concorrenza è eccessiva.
Francesco Dal Mas
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