Bonifica bellica fatta Ma il Genio militare pretende il collaudo

SAN BIAGIO. La bonifica bellica è stata effettuata con esito negativo e i cantieri lungo il Piave tra Fagaré e Sant'Andrea di Barbarana - 1,3 milioni di euro per due interventi anti allagamenti in via Argine Piave e in via Toti - sarebbero pronti per partire. Ma il condizionale è d'obbligo perché di mezzo ci si è messo il Genio Militare, a cui non basta l'autocertificazione da parte della ditta che nelle aree interessate dai lavori non siano stati trovati ordigni risalenti alla guerra, in una zona dove i ritrovamenti non sono certo una rarità. Serve il sopralluogo da parte del personale del Genio Militare per ottenere il collaudo definitivo della bonifica bellica, motivo per cui è stato necessario non coprire i punti nei quali sono stati effettuati i sondaggi. E così i cantieri, ormai pronti a partire, sono in sospeso finché non arriverà il via libera. Le due strade in questione, già chiuse alla circolazione per consentire le verifiche, lo resteranno finché non sarà completato l'intervento. I cantieri sono stati promossi dal Genio civile nella zona golenale, uno degli epicentri dell'esondazione del fiume nel novembre del 2012 e tra le aree più critiche dal punto di vista dell'equilibrio idraulico. Previsto un doppio intervento di consolidamento degli argini in un tratto di 150 metri circa lungo via Toti a Sant’Andrea e un tratto di 300 metri circa in via Argine Piave, a nord della ferrovia, a Fagarè. I cantieri si concluderanno per l'inizio dell'estate. Come aveva spiegato Francesco Fortin, responsabile delle opere idrauliche del Piave per il Genio civile di Treviso, i lavori si sono resi necessari in seguito ad alcuni rilievi che hanno evidenziato delle anomalie all'interno del corpo arginale. L’intervento prevede il consolidamento e l'impermeabilizzazione dell’argine attraverso iniezioni. (ru.b.)
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