Il vicesindaco vittima di body shaming risponde agli haters con la foto in costume da bagno

Claudio Borgia, vicesindaco di Montebelluna ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà: «Non cerco applausi, voglio dare forza a chi viene giudicato»

Vera Manolli
Claudio Borgia, vicesindaco di Montebelluna, vittima di body shaming
Claudio Borgia, vicesindaco di Montebelluna, vittima di body shaming

Detto e fatto. Il vicesindaco ha mantenuto la parola: senza maglietta a Ferragosto con tanto di foto pubblicata sul suo profilo Facebook, immerso nelle splendide acque pugliesi dove si trova in vacanza.

Lo aveva annunciato nei giorni scorsi con un post sui social dove ha acceso i riflettori sul body shaming. Deriso e offeso dagli haters per il suo corpo.

«Palla di lardo», «fai schifo», «sei grasso», «mangi come un cinghiale», «riuscirai a non scoppiare?». Quelle frasi non l’hanno minimamente ferito. Anzi, il coordinatore provinciale di FdI risponde con l’ironia e il sorriso scatenando un’ondata di solidarietà.

I messaggi di solidarietà

«Dopo quel post mi sono arrivati davvero tantissimi messaggi e telefonate», dichiara il vicesindaco, «in molti hanno voluto raccontarmi la propria esperienza condividendo momenti difficili e ferite che portano ancora dentro.

Un papà mi ha persino detto di aver letto le mie parole a sua figlia e questo mi ha colpito profondamente perché significa che il messaggio non si è fermato alla mia vicenda personale, ma è arrivato nelle famiglie dove può diventare occasione di dialogo ed educazione».

Continuano gli insulti

Borgia non si sente una vittima. Ha dato voce «a chi voce non ne ha». «Per tutte quelle persone, uomini e donne, indipendentemente dall’età», ha evidenziato, «che non hanno la forza o il coraggio di reagire davanti a chi si prende gioco del loro corpo».

Questo, però, non basta per fermare gli haters. Dopo il tam tam mediatico di questi giorni e il sostegno di centinaia di persone, gli haters hanno continuato a scagliarsi contro il coordinatore sempre con offese pesanti e volgari per il suo aspetto fisico.

“Sei grasso”, “Fai schifo”, il vicesindaco di Montebelluna vittima di body shaming
Il post di Claudio Borgia

«Ditegli che è magro, talmente magro che potrebbe sfilare in passerella», scrive un certo Mimmo Caporali, «naturalmente una passerella rinforzata di cemento armato».

«Non ho idea di chi sia», spiega il vicesindaco, «potrebbe essere un nome di fantasia o un fake ma è tra quelli più assidui che commenta sotto i miei post», spiega Borgia.

L’appello

Per ora il coordinatore non pensa a nessuna denuncia alle autorità preposte. E a riguardo dei tantissimi messaggi ricevuti dice: «Qualcuno mi ha poi proposto di andare a fare attività fisica insieme, un gesto semplice che però dimostra quanto la solidarietà, quella vera, nasca dal condividere percorsi e non dalla compassione».

E sottolinea: «Voglio però essere chiaro: non cerco applausi né parole di sostegno per me stesso. Non sono di certo un paladino della giustizia o un censore. Quello che desidero è dare coraggio e forza a tanti ragazzi e ragazze che, ogni giorno, affrontano situazioni simili e spesso si sentono soli».

Da qui il suo accorato appello: «A tutti loro dico di non arrendersi, di credere nelle proprie passioni e di non farsi mai definire dagli insulti o dal giudizio degli altri. Non si devono abbattere, ma fortificare e ignorare chi sputa sentenze e veleno». 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso