“Sei grasso”, “Fai schifo”, il vicesindaco di Montebelluna vittima di body shaming

Il vicesindaco di Montebelluna, Claudio Borgia, in quota Fdi denuncia gli insulti e gli attacchi sul web per il suo aspetto fisico e lancia un appello contro il body shaming: «Serve più educazione e rispetto»

Il post di Claudio Borgia
Il post di Claudio Borgia

“Sei grasso”, “Fai schifo”. Sono solo alcuni dei commenti che il vicesindaco di Montebelluna e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Borgia, dice di ricevere quotidianamente sui social per via del proprio aspetto fisico. Attacchi che lui stesso definisce esempi di body shaming, e che ha deciso di denunciare pubblicamente con un post su Facebook alla vigilia di Ferragosto.

Borgia sottolinea come il problema non riguardi soltanto lui: «Ragazze, ragazzi, donne, uomini, anziani… nessuno escluso. Ogni giorno qualcuno viene preso di mira, insultato, svalutato o messo da parte solo per come appare. A volte, peggio ancora, bullizzato».

Per l’esponente di Fratelli d’Italia la soluzione non passa da nuove norme penali, ma da un cambiamento culturale: «Non credo serva modificare il codice penale per sconfiggere la stupidità e i luoghi comuni. Serve più educazione, più umanità, più rispetto: in famiglia, a scuola, al lavoro, ovunque. E serve dare coraggio e forza di volontà a chi si sente più debole».

Ai bersagli di insulti online, Borgia lancia un messaggio diretto: «Ignorateli. Non rinchiudetevi in casa. Impegnatevi nelle vostre passioni, raggiungete i vostri obiettivi. Non ascoltate i brusii della gente». Il suo “antidoto” personale contro gli haters è l’autoironia, la scelta di “metterci sempre la faccia”, di impegnarsi più degl altri e portare risultati “in politica come nella vita”.

Nel post, il vicesindaco racconta anche il proprio percorso per migliorare la forma fisica, precisando che lo fa per salute personale e non per compiacere chi lo critica: «Il valore di una persona non si misura in chili».

Infine, una riflessione legata alla giornata di Ferragosto: «In spiaggia ci si toglie la maglia: mostratevi come siete, senza vergogna. A vergognarsi dovrebbero essere loro: haters e bulli che dietro uno schermo offendono… e poi, in piazza, salutano calorosamente da lontano». In dialetto veneto, conclude Borgia, si chiamano pori grami: «Questo sono. Pori grami».

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