Boato alle 9.36, trema la Pedemontana

POSSAGNO. Terremoto di magnitudo 3, con epicentro a Possagno alle 9.36.52 di ieri mattina. Una scossa ben sentita in tutta la Pedemontana del Grappa, che per fortuna non ha provocato danni. Localizzata dalla sala sismica Ingv (centro nazionale terremoti di Roma), è stata poi segnalato attraverso il sito di webdefence, mappando una zona che va da Feltre/Alano di Piave ad Asiago e Marostica. Tutti in strada, bimbi nel cortile della scuola, uffici evacuati. «Un terremoto chiaramente percepito» spiega il responsabile dell’ufficio tecnico comunale John Bosa, «una scossa a 10 chilometri di profondità, localizzata vicino al monte Palon, quindi a nord ovest, di tipo sussultorio e non ondulatorio». Pronto l’intervento delle amministrazioni comunali e delle autorità preposte, in primis quella di Possagno, le cui scuole e asili sono stati immediatamente evacuati e sono scattati sopralluoghi sul territorio. «Non ero in paese», riferisce il sindaco Valerio Favero, «ma mi hanno avvertito subito e immediatamente abbiamo fatto una visita alle scuole, anche quelle non comunali, e quindi agli altri luoghi di interesse primario per il paese, come il municipio e la sede della Fondazione Canova. Per fortuna, come ci ha confermato anche il direttore scolastico, non abbiamo riscontrato danni alle strutture, anche se il terremoto è stato sentito e la gente ha avuto paura. Tanti, soprattutto i genitori, hanno chiamato il Comune». La scossa è stata accompagnata da un fragoroso rumore, un boato, sentito distintamente, tanto che molti sono usciti dai luoghi di lavoro per vedere cos’era successo. «Un rumore spaventoso», dichiara Paola Biagioni, della pasticceria di Borso del Grappa che si è ritrovata in strada assieme ai clienti dell’ufficio postale e della vicina macelleria, «tanto che inizialmente avevamo pensato che potesse essere scoppiato uno dei nostri macchinari». Un rumore così forte da essere definito come uno scontro tra due camion. «Mi è sembrato che qualcuno alzasse il mio appartamento e lo rimettesse a posto, due colpi forti e chiari, a distanza molto ravvicinata», dice Anna Stradiotto di Crespano del Grappa. Il passaparola tra le persone è veloce: «Mi sono arrivati in contemporanea i messaggi di mia figlia che vive qui a Cavaso e di mia cognata che abita a Possagno», racconta Marcella Giacomelli di Cavaso del Tomba». Tra le iniziative, il post su Facebook del sindaco di Asolo, Mauro Migliorini che avvisava la popolazione. «Ci sono arrivate molte segnalazioni, ma noi, ci eravamo già mossi, appena saputo dell'evento sismico», aggiunge il primo cittadino asolano, «ci sembrava importante far sentire comunque la nostra vicinanza al territorio, almeno nelle strutture sociali più delicate come la scuola, anche se poi non abbiamo riscontrato danni». Il Comune di Possagno, come previsto dalla normativa, ha attivato all’interno della propria struttura il Coc (centro operativo comunale), un organismo per la gestione delle emergenze che ha poi coinvolto la Regione. Quest’ultima, pur non pronunciandosi sulla gravità del terremoto, ha stimato il coinvolgimento di 30 paesi. I vigili del fuoco stanno facendo una valutazione degli effetti del terremoto e la protezione civile è stata avvisata in modo da essere reperibile, dovessero verificarsi altre scosse.Evacuata pure una ssuola di Seren del Grappa.
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