Bimba si sveglia dopo 10 giorni di coma

Ha finalmente riaperto gli occhi e riconosciuto i genitori la bambina investita da un’auto in via Giovanni XXIII a Dosson
DE WOLANSKI DOSSON AG. FOTOFILM INCIDENTE RAGAZZA INVESTITA IN BICI IN VIA F. PRETARCA
DE WOLANSKI DOSSON AG. FOTOFILM INCIDENTE RAGAZZA INVESTITA IN BICI IN VIA F. PRETARCA

Ha riaperto gli occhi e ha riconosciuto i genitori, segno che il peggio è ormai passato. Dieci giorni dopo essere stata travolta in bicicletta, la piccola, di 10 anni compiuti proprio nel giorno della tragedia, che abita a Dosson con i genitori e le sorelle, è uscita dal coma farmacologico che le era stato indotto per tenere sotto controllo il vasto politeama riportato nello schianto.

I medici del Ca’ Foncello si mantengono cauti, la bimba resta ancora ricoverata in terapia intensiva ma nella giornata di sabato il quadro clinico ha avuto finalmente la svolta che tutti stavano attendendo. La piccola si è svegliata dal torpore indotto e ha mostrato di riconoscere la mamma e il papà che erano al suo fianco. Il percorso di ripresa che la scolara ha davanti a sé sarà certamente ancora lungo, sarà necessario valutare eventuali conseguenze dell'incidente. Ma il fatto che la bimba si sia svegliata è un'iniezione di speranza.

«L'amministrazione comunale è stata vicina alla famiglia in tutti questi giorni, in attesa della buona notizia», spiega il sindaco Miriam Giuriati facendosi portavoce della gioia delle comunità di Dosson e Casier, «ora siamo tutti in attesa di poterla riavere a casa e riabbracciare».

L’incidente si era verificato giovedì 23 luglio, poco prima delle 13. La bimba era in compagnia di una amichetta dodicenne, sua vicina di casa. Assieme stavano rientrando dopo aver fatto la spesa al supermercato “Prix”.

Stavano pedalando lungo via Giovanni XXIII a Dosson quando, giunte all'altezza dell'incrocio con via Petrarca, il dramma. L’amica si sarebbe accorta dello stop e vedendo che la compagna non si fermava l'aveva implorata di tirare i freni. Ma lei era passata, pare volesse svoltare. Proprio in quel momento stava sopraggiungendo un'Alfa 147 rossa condotta da un trentenne della zona.

L’impatto era stato violentissimo. La ragazzina era stata disarcionata dalla sua bicicletta ed era finita prima sul parabrezza dell'Alfa, poi sull'asfalto, dov’era rimasta immobile. I residenti erano scesi in strada richiamati dal botto fortissimo, era intervenuta la polizia locale. L’amichetta sotto shock era corsa immediatamente a casa a chiamare i genitori dell'undicenne.

Il padre era arrivato dopo qualche minuto in preda all'angoscia, in bicicletta, senza scarpe, si era gettato sulla figlia. Poi i soccorsi, la corsa al Ca’ Foncello, il coma farmacologico, le giornate trascorse nella speranza del risveglio. Sabato, finalmente, gli occhi della piccola si sono aperti e, vivi più che mai, hanno incrociato quelli di mamma e papà.

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