Benetton, arrivano gli appendini di legno liquido

Via tutta la plastica: al suo posto ci sarà il «legno liquido» delle Pmp
Arriva il «legno liquido» e segna la rivoluzione verde per Benetton.


Il gruppo della moda di Ponzano Veneto mette infatti in soffitta gli appendiabiti in plastica e li sostituisce con quelli riciclabili in legno liquido, biodegradabili al 100%, prodotti dalla Pmp srl di San Polo di Piave, leader nella produzione degli appendini.


Nel campo del retail si tratta di una grande rivoluzione. Gli appendini vecchia maniera fatti di plastica comune verranno gradualmente messi in soffitta grazie all'utilizzo degli appendiabiti ecologici, sviluppati da Pmp srl in collaborazione con il
Fraunhofer Institut Chemische Technologie di Pfinztal Berghausen
, Germania - il Cnr tedesco - che sostituiranno i predecessori in tutta la rete di negozi Benetton.


«Si tratta di decine di milioni di pezzi composti da legno liquido - spiega
Pietro Spricigo
, contitolare di Pmp srl assieme al padre Angelo e alle sorelle Lucia e Francesca -. Questo legno è formato da un polimero naturale sintetizzato dai ricercatori tedeschi, derivante dagli scarti del legno, che viene fuso dalle nostre macchine per poi venire iniettato negli stampi prendendo la forma desiderata. Il nostro processo produttivo non è cambiato molto e le macchine per la produzione sono le stesse. E' il risultato ad essere radicalmente diverso. Abbiamo infatti un prodotto composto interamente di legno e per questo biodegradabile e riciclabile, fattori che hanno indotto un cliente come il gruppo Benetton a cambiare tutti gli stock di appendiabiti in giro per negozi sparsi nel mondo».


Dopo i capi in cotone biologico e le buste in carta riciclabile, è questo il terzo passo verso l'ecosostenibilità compiuto dal mondo della moda, sostenuta in questa transazione dall'intuizione di una ditta trevigiana.


«Sono ormai due anni che siamo venuti a conoscenza di questa tecnologia e dopo un anno di sperimentazione l'abbiamo proposta ai nostri clienti, ottenendo la commessa da parte di Benetton, nostro cliente da circa 30 anni - continua Spricigo, che lavora anche per
Armani
,
Versace
e
Luisa Spagnoli
tra gli altri, con un giro d'affari intorno ai 10 milioni di euro nel 2009 -. Ma non è facile investire in tecnologia in questi anni. Per poter implementare la fusione in legno liquido abbiamo speso circa 700.000 euro, dei quali rientremo non prima di 3 anni. Ma siamo decisi ad anticipare i mercati, continuando a produrre 3 milioni di appendini al mese a San Polo, dove lavorano 50 addetti, mentre il resto esce dalla fabbrica che abbiamo in Romania, dove lavorano 70 persone e vengono sfornati oltre 2 milioni di pezzi al mese. Abbiamo potenziato gli impianti comprando nuove stampanti e compiendo ricognizioni in Germania, dove ci hanno prospettato la fine dell'era della plastica e del petrolio. Per ora gli appendiabiti in legno liquido costano fino a tre volte quelli in plastica, ma una volta usati dai grandi gruppi i prezzi scenderanno in fretta offrendo benefici indiretti sia all'ambiente, sia al conto economico delle aziende clienti».


Proprio nel 2010 il legno liquido ha vinto l'
oscar europeo
quale migliore invenzione dell'anno, destinata a mandare in pensione milioni di manufatti in plastica, rimpiazzata dagli scarti delle cartiere e della lavorazione del legno, che vengono trasformati in polimeri iniettati negli stampi come fosse plastica.

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