Bebe Vio sogna le Olimpiadi 2016 «Correrò anch’io come Pistorius»

Una nuova sfida per la campionessa di scherma moglianese amputata ai quattro arti : partecipare ai Giochi Olimpici del 2016 gareggiando anche nell’atletica leggera

L'ultima sfida di Beatrice Vio, per tutti Bebe, e' l'atletica leggera. Amputata ai quattro arti, tedofora alle prossime paralimpiadi di Londra, la quindicenne di Mogliano che dopo la malattia ha ripreso a tirare, e a vincere con il fioretto, ora sta cominciando a correre. Sul serio. Vorrebbe farlo come Oscar Pistorius, che ieri ha ottenuto il pass per le Olimpiadi, primo paralimpico della storia e che lei ha conosciuto durante uno dei suoi periodi in Italia. «È stato lui a dirmi: ma perché non vieni a correre con me? Solo tu se mi affronti in un assalto di scherma, ho risposto io». Così, trovate le 'gambe giuste', le lame in carbonio speciali per la corsa, ha fatto delle prove, stupendo tutti. E così Bebe non si pone limiti: «A Rio vorrei gareggiare nella scherma, ma anche nell'atletica».

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