Battaglia legale su Palazzo Donà l’hotel di Venezia che resta chiuso

Imprenditore asiatico lo aveva comprato dal Comune La villorbese Sama Global reclama i soldi per i lavori
Interpress/Gf.Tagliapietra Venezia 05.05.2018.- Palazzo Donà Santa Maria Formosa
Interpress/Gf.Tagliapietra Venezia 05.05.2018.- Palazzo Donà Santa Maria Formosa

Villorba

Il grande mistero di Palazzo Donà, in Campo Santa Maria Formosa a Venezia, acquistato dal Comune dall’imprenditore di Singapore Kwong Ching Chiat con la sua società Grandeur Oxley srl per farne un hotel di lusso, ma ancora chiuso, anche per la battaglia legale in corso con la società che ha effettuato la ristrutturazione, la Sama Global Italia di Villorba, che ha ottenuto un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Venezia per 237 mila euro relativo ad arredi, boiserie e tessuti per l’hotel che non sono mai stati pagati fino ad oggi. «Dopo il decreto», spiegano dalla Sama Global, «la Grandeur ha dichiarato tramite il proprio legale di voler saldare il debito per evitare un eventuale pignoramento dei conti correnti e una successiva istanza di fallimento della società, ma non è successo nulla. Ora con l’emergenza coronavirus il Tribunale di fatto non è operativo, ma non appena tornerà a esserlo, se non saremo stati pagati, procederemo con l’istanza di fallimento». Palazzo Donà, trasformato in hotel di lusso camere, con un bar, un ristorante e un’area benessere per i suoi ospiti, è stato il primo investimento “veneziano” del facoltoso imprenditore di Singapore Kwong Ching Chiat, con la sua società Grandeur Oxley srl, la stessa che ha acquisito Palazzo Poerio Papadopoli dal Comune, anch’esso a fini alberghieri. Il Comune aveva ceduto Palazzo Donà all’Ive, l’Immobiliare veneziana, controllata dalla stessa amministrazione, per 4 milioni, dando poi a sua volta alla società la possibilità di cedere il palazzo di Campo Santa Maria Formosa a un nuovo offerente privato. L’ex palazzo comunale è stato infatti ceduto alla Grandeur Oxley srl. Ma i lavori, per un importo di circa 6, 2 milioni, si sono conclusi in buona parte nel luglio del luglio 2018 ma tutto è ancora fermo, per la battaglia giudiziaria in corso nei confronti dell’imprenditore asiatico da parte della Sama Global, la società che si è occupata come general contractor dei lavori di trasformazione alberghiera dell’immobile, ma poi è stata liquidata senza essere stata, a suo avviso, interamente pagata. La società ha fatto da general contractor per le società dell’imprenditore orientale sia nel cantiere di Palazzo Dona a Venezia sia per un altro importante lavoro a Certaldo. Entrambi i cantieri ad oggi sono fermi con varie cause in corso. Per quanto riguarda Palazzo Donà, la Sama global ha presentato anche due denunce per appropriazione indebita in quanto da circa due anni Grandeur Oxley utilizzerebbe l’energia elettrica che ancora oggi paga Sama Global Italia perché la società non ha mai permesso ai tecnici Enel di poter accedere al cantiere una volta riconsegnato per chiudere l’utenza. Da parte loro i legali della società del signor Kwong Ching Chiat, sostengono che è stato rescisso il contratto per inadempienze nell’esecuzione dei lavori. —

E.T.



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