«Basta denigrare la scuola sui social»

SANTA LUCIA DI PIAVE. «Non offendete insegnanti e scuola su Facebook, altrimenti scatteranno denunce per diffamazione aggravata». Nei giorni scorsi la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Santa Lucia ha avvisato tutti i genitori, attraverso una circolare. Alcune mamme e papà, e non i ragazzi, sui social network avrebbero esagerato con commenti al veleno, denigrando qualche professore, pur senza fare nomi. «È stato purtroppo rilevato», ha spiegato la preside Maria Chiara Massenz, «che alcuni genitori utilizzano i social network, in particolare Facebook, per postare commenti negativi, a volte offensivi, dell'operato di alcuni docenti e/o della scuola in relazione ai temi più disparati, dalla didattica ai progetti». Così la dirigente ha diffuso la circolare alle quattro scuole dell'infanzia, primarie e medie, che è stata distribuita alle famiglie a metà aprile. Ogni genitore di ciascun alunno ha dovuto firmare, entro una settimana, la presa visione del documento. L'intento è evitare che le problematiche a scuola finiscano per provocare conseguenze giudiziarie. Nella lettera la preside fa un preciso riferimento al reato di "diffamazione aggravata" su internet, citando anche sentenze della Cassazione. «Non è necessario indicare nome e cognome della persona a cui è rivolta un'allusione offensiva», chiarisce Maria Chiara Massenz, «se la vittima è facilmente individuabile e la frase incriminata è postata su proprio o l'altrui stato di Facebook, o in un commento a qualche altro post, scatta ugualmente il reato di diffamazione». Qualche professore ha notato frasi poco rispettose e si è riconosciuto in commenti andati oltre le critiche. Nella circolare dell'istituto comprensivo si fa riferimento a Facebook, ma sembra che i commenti siano poi circolati anche attraverso Whatsapp. Come spesso avviene, c’è chi sui social network, imprudentemente, scrive frasi che non si pronuncerebbero mai personalmente. L'invito della dirigente è di far rimanere all'interno delle mura scolastiche quello che avviene nelle aule, e di risolverlo attraverso il dialogo. «I commenti postati su internet non risolvono alcun problema», sostiene la preside Massenz, «se ci sono difficoltà è necessario parlarne prima con il docente interessato e, qualora il problema persista, con il dirigente scolastico. È spiacevole, inutile e non risolutivo venire a conoscenza di possibile problematiche inerenti la scuola da fonti esterne, attraverso post, blog, o commenti pubblicati da alcuni genitori». A Santa Lucia, nel 2011 sotto accusa erano finiti alcuni studenti, che avevano creato un gruppo su Facebook in cui avevano denigrato delle insegnanti. In quel caso dirigenza scolastica e Comune erano intervenuti convocando un incontro pubblico sul tema, per sensibilizzare le famiglie e mettere in guardia i genitori dai pericoli per i loro figli su internet. Adesso invece sotto "accusa" sono finiti mamme e papà.
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