Barchiamo sta affondando «Creditori in municipio»

CASIER. Naufraga il piano di navigazione ecologica del Sile. Se ne sono accorti in molti nelle ultime settimane, turisti e visitatori della domenica in primis: le barchette rosse della Barchiamo quest'anno non sono mai state accese. Impossibile prenotare, impossibile partire. E anche il sito barchiamo.eu non esiste più. Di comunicazioni ufficiali relative alla chiusura dell'attività o al fallimento non ne sono arrivate, ma l'unica certezza è che per quest'anno le barchette non riprenderanno servizio a Casier. «Sappiamo che la società ha avuto delle difficoltà economiche», precisa il sindaco Miriam Giuriati, «anche alcuni creditori sono venuti in municipio riferendo di non essere stati pagati. E' un peccato perché quell'attività sembrava funzionare, ed era una bella attrattiva per il Sile. Speriamo che possano risolvere i loro problemi e riaprire il prossimo anno». Questa primavera in molti hanno atteso invano che riaprisse il noleggio delle barchette elettriche. All'inizio vedendo che sul pontile attraccato in piazza Pio X a Casier non c'era mai nessuno, molti avevano sospettato che fosse per l'arrivo in ritardo dell'estate. Ma ormai a luglio, è stato chiaro che i motivi erano altri. Le voci hanno cominciato a inseguirsi. Numerose le persone che di domenica si sono presentate in piazza Pio X per fare un giro sulla barchetta rossa, e che si trovavano di fronte alla porta sbarrata. Telefonate in Comune, richieste di informazione nei locali che si affacciano sul Sile. Ma quest'anno il servizio di noleggio non ha mai aperto. Il pontile e le barche restano lì attraccate al porticciolo, lasciate alle intemperie. Barchiamo aveva aperto l'attività nel 2008 a Silea, quando tra i soci c'era anche l'ex sindaco Cesare Biasin. Poi il raddoppio con l'apertura del secondo punto di noleggio nell'ansa di Casier. Qualche modifica in società, e la decisione di lasciare Silea e per concentrarsi sull'approdo di Casier. E fino all'anno scorso tutto è andato per il meglio. Nei weekend le imbarcazioni elettriche venivano avvistate spesso sul Sile con famiglie e compagnie di amici a bordo. A Silea, invece poco prima della centrale elettrica, in bella vista rimane il relitto della zattera galleggiante. Lasciata arenata sulla sponda nascosta dell'ansa di Silea in balia di piene, pioggia, degrado. Oggi i pavimenti sono imbarcati, porte e finestre distrutte, e c'è immondizia all'interno. Nessuno l'ha rimossa, nei il Comune ne i privati che ne sono proprietari. Resta lì a guardare il porticciolo incagliata alle spalle della segheria. E c'è da sperare che lo stesso scenario tra poco non si presenti anche a Casier.
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