Barboncino sbranato in centro la sua padrona cerca testimoni

Aggredito da un cane di grossa taglia, barboncino rischia la vita. È successo venerdì mattina attorno alle 10 in piazza Trentin, a pochi passi dalla casa della donna che racconta l’episodio. «Venerdì mattina, sotto casa in piazza Trentin a Treviso, avevo Boh e Mah a guinzaglio e in un attimo ho visto venirmi incontro due bei lupoidi di cui, purtroppo, uno dei due non era al guinzaglio con il padrone. Il cane, appena ha visto Boh, si è subito scagliato su di lui... In pochi istanti non lo ha preso direttamente per la gola ma dalla pancia in giù. Io e il mio compagno abbiamo messo subito le mani dentro la bocca del lupo, che ovviamente ci ha morso, ma aveva una stretta così forte che non siamo riusciti a liberare Boh», scrive sui social Jane Amadio. «Boh era impaurito e immagino soffrisse tantissimo, ma non guaiva, mi guardava solamente. Spero abbia capito che stavo facendo di tutto per salvarlo, mentre il padrone dei lupoidi non faceva niente. Gridavo a Boh di resistere, come resistevo io con il dito conficcato in un dente del lupo. Una volta che siamo riusciti a liberarlo l’ho immediatamente caricato in macchina, sanguinante. Nel frattempo il mio compagno ha chiesto i documenti al proprietario dei lupoidi e di risposta ha ricevuto un “Ti sparo”, da denuncia. In ogni caso, di lì a poco sono arrivata alla Clinica veterinaria Il Podere di Postioma e, solo quando l’ho preso delicatamente in braccio, Boh ha urlato fino a che non lo hanno sedato dicendomi che era in pericolo di vita».
L’occhio delle telecamere comunali di sicurezza, purtroppo per la donna, era puntato verso il municipio e non ha ripreso la scena. Non resta che presentare denuncia, magari con l’aiuto di testimoni che hanno assistito alla scena. La donna ha detto di conoscere il proprietario del cane aggressore. «Durante l’aggressione al mio cane – dice – ho visto tante persone che riprendevano la scena con il telefonino: per favore, fatemi avere ciò che avete filmato, anche in forma anonima. Respiro e piango perché mi appendo a quel filo».
Ora il barboncino lotta tra la vita e la morte. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso