Bankitalia commissaria la Bcc Monsile

MONASTIER. Una decisione senza precedenti. La Banca di Monastier e del Sile è da ieri mattina commissariata: sciolto il consiglio di amministrazione, decaduto il presidente Donatello Caverzan, congelato il direttore generale Giuseppe Maset. La decisione è stata presa dal Ministro per l’Economia, su proposta della Banca d’Italia, dopo che l’ispezione avviata nel novembre scorso ha portato alla luce una serie di «gravi irregolarità e gravi violazioni normative». Sospesa l’assemblea dei soci convocata per questa mattina.
Il decreto di scioglimento degli organi sociali fa riferimento a «gravi anomalie nell’attività creditizia e un’accesa conflittualità nella governance e nella base sociale». Lo scioglimento di tutti gli organi con funzioni di amministrazione e di controllo scaraventa di fatto la Banca in amministrazione straordinaria.
Il ministro ha nominato commissario il trentino Claudio Puerari, economo dell’arcidiocesi di Trento, ex direttore generale della Banca di Trento e Bolzano (gruppo Intesa San Paolo) ed ex commissario di Mantovabanca. Con lui Maurizio Bellacosa, Daniele Pirondini e Lorenzo Pozza lavoreranno nel Comitato di sorveglianza.
«Per effetto del provvedimento di amministrazione straordinaria sono sospese le funzioni dell’assemblea dei soci, ivi compresa quella prevista per il 6 maggio», precisa una nota della Banca d’Italia, spiegando che «la proposta è stata formulata a seguito delle risultanze di accertamenti ispettivi di vigilanza che hanno fatto emergere gravi anomalie nell’attività creditizia e un’accesa conflittualità nella governance e nella base sociale. Tale situazione ha comportato il deterioramento dei profili tecnici della banca e un’elevata esposizione ai rischi operativi e reputazionali».
Il commissario straordinario Claudio Puerari, in carica dal giorno 4 maggio, e i membri del Comitato di sorveglianza sono arrivati ieri mattina per il verbale di passaggio di consegne. Erano presenti i massimi dirigenti della banca, il presidente Donatello Caverzan e il vicepresidente Riccardo Zanchetta. Per tutto il giorno c’è stato un andirivieni di dirigenti e impiegati. Primo impegno è stato quello di avvisare tutti gli oltre quattromila soci dell’istituto che l’assemblea era rinviata.
«Gli Organi straordinari, che si sono insediati in data 5 maggio 2012 - prosegue il comunicato di Bankitalia - operano sotto la supervisione della Banca d’Italia e adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell’attività aziendale e la piena tutela dei depositanti, dei creditori e dei clienti della banca. La clientela può quindi continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività».
Tace il presidente – ormai ex –Donatello Caverzan, insediatosi nel settembre 2010 dopo il clamoroso ribaltone che aveva portato al risicato defenestramento (6 voti su 11) dell’ex presidente Claudio Bin. Non risponde il direttore generale Giuseppe Maset, arrivato a Monastier nel settembre scorso dopo il siluramento dell’ex direttore Gianantonio Bianchin. Nonostante questo terremoto, il bilancio 2011 compilato dal Cda aveva messa in luce crediti a rischio per 45 milioni di euro e una perdita netta pari a 23,2 milioni di euro. Insomma, un buco clamoroso, le cui responsabilità, evidentemente, si trovano a tutti i livelli. Bankitalia vuol vederci chiaro.
Daniele Ferrazza
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